Sabato 22 giugno 2019, il Comune di Castelforte, vive un appuntamento di straordinaria importanza e di forte impatto. Si tratta della seconda edizione della “Rievocazione Storica Il sabato del villaggio”. Dopo il grande successo della prima edizione, l’associazione “Il Muristan” che l organizza in collaborazione con il Comune di Castelforte proporrà un programma che non ha eguali in tutto il territorio del basso Lazio.
“Sono davvero orgoglioso -dice il Sindaco- di questo evento che a mio parere da una svolte decisiva alla promozione del territorio attuando quel nuovo disegno strategico che l’Amministrazione Comunale si è data per dare visibilità alla nostra storia. E’ un evento che nasce dal basso e che coinvolge le persone e, a mio parere, a destinato a offrire lo spazio per una svolta decisiva alla nostra terra. Una terra -conclude il primo cittadino- che ha enormi potenzialità che stiamo tentando di mettere a sistema incentivando ogni capacità e ogni arte per dare ai centri storici di Castelforte e Suio ciò che davvero meritano e coniugarli con l’area termale e le sue enormi ricchezze”.
Dopo la sfilata per il corso del corteo storico che avrà inizio alle ore 17 verrà aperto l’ingresso al Borgo dove i visitatori potranno vivere un grande viaggio nella memoria e nel tempo scoprendo il Bando del Cambio; il Banditore; ammirare il Palazzo d’Orvè e cercare di capire, per davvero, la società medioevale; incontrare il Gabbelliere; il Rasonato (pressappoco l’attuale ragioniere); ammirare la lavorazione della “Stramma”; dare uno sguardo al Mendicante; stare in guardia per non essere “affascinati” dalle magie degli Zingari; evitare la Strega e i suoi artifici; scoprire il lavoro dell’intrecciatore di Vimini; apprezzare la tecnica della “Pintura”; vedere come lavorare l’Amanuenze, l’Orafo, scoprire la scuola medioevale; ascoltare le musiche del medioevo e capire la loro importanza anche delle feste e nelle funzioni religiose; fare attenzione al lavoro dello Speziale, alla lavorazione delle Fibre Tessili, al lavoro delle ricamatrici, al servizio della Balia o Nutrice, vedere il lavoro della Guantaia, della Lavandaia, dei fabbricanti di Birra e per finire vedere gli strumenti di tortura, o come veniva conservata la frutta e il lavoro del Sarto e quello di chi si occupava della lavorazione del cuoi, della falegname. Ci saranno anche gli arcieri, i falconieri, il mercato, i giochi medioevali e i cibi del tempo: laina e ceci offerti nelle locande insieme a tante altre prelibatezze tra le quali quelle al tartufo.