Insulti omofobi durante la partita Castelforte-Minturno. Fanno eco le parole del sindaco Angelo Pompeo

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Insulti omofobi durante la partita Castelforte-Minturno. Fanno eco le parole del sindaco Angelo Pompeo – L’Amministrazione Comunale di Castelforte, come già manifestato
pubblicamente a pochi giorni dall’accaduto, ribadisce profonda amarezza
e condanna ferma per l’episodio avvenuto domenica 19 gennaio durante la
partita di calcio tra Castelforte e Minturno, in cui un giovane
calciatore minturnese è stato oggetto di insulti omofobi da parte di
alcuni tifosi locali.
“Con profondo dispiacere – commenta il sindaco Angelo Felice Pompeo – ho
appreso quanto accaduto durante la partita di calcio tra Castelforte e
Minturno, in cui un giovane calciatore minturnese è stato oggetto di
insulti omofobi da parte di alcuni tifosi occasionali. Una vicenda che
sta scaturendo in un attacco mediatico contro la nostra città e con
un’azione giudiziaria nei confronti della società sportiva
Castelforte-San Lorenzo.

Nel rinnovare vicinanza al calciatore vittima
di questa vile aggressione, esprimendo a lui e alla sua squadra la più
sincera solidarietà, condanniamo fermamente ogni forma di
discriminazione e di violenza, e, per questo, fin da subito ci siamo
schierati dalla parte del calciatore. È chiaro, e lo abbiamo ribadito in
tutte le sedi, che quanto accaduto non rappresenta in alcun modo la
nostra comunità. Castelforte è una città accogliente, che da sempre
promuove i valori della solidarietà, del rispetto reciproco e della
convivenza pacifica. Ricordiamo che la nostra città è stata insignita
del titolo di “Città della Pace” e questo episodio contrasta in modo
evidente con i principi che ci guidano. Sono certo che episodi come
questo saranno isolati e che tutti i castelfortesi condannano fermamente
tali comportamenti. A Castelforte, infatti, pur essendo una piccola
comunità, di certo non regna l’ignoranza e mi dispiace profondamente che
chi,  per la propria storia familiare, dovrebbe conoscere il nostro
tessuto sociale, possa etichettare in tale modo la nostra comunità. Allo
stesso tempo – aggiunge il sindaco Pompeo – ritengo che le istituzioni
debbano operare per il bene delle collettività che rappresentano senza,
per forza, enfatizzare più del dovuto un episodio che, seppur
increscioso e censurabile, resta comunque isolato e che andrebbe
adeguatamente contestualizzato.

Il pubblicizzare oltre modo tale
avvenimento sta avendo infatti l’effetto contrario rispetto a quello
desiderato e potrebbe generare, se alimentato in maniera strumentale,
dei rapporti ostili tra le nostre comunità che sono invece uniti per
tradizioni, storia e cultura. Fatte queste premesse però ritengo sia
doveroso puntualizzare che i fatti si sono svolti all’interno del
territorio di un altro comune che stranamente non è mai stato chiamato
in causa né dal Sindaco di Minturno né dalla famiglia del ragazzo.
Inoltre, la società sportiva “Castelforte-San Lorenzo” si è da subito
dichiarata estranea e contraria ai fatti e non capisco a questo punto
l’accanimento che si sta avendo nei loro confronti e nei confronti della
nostra città. Castelforte non è un paese omofobo, e di certo non
possiamo permettere ad altri di etichettarci in tal modo. Castelforte è
un paese civile, abitato da cittadini onesti ed educati che ho e abbiamo
l’onore di rappresentare e l’obbligo di difendere da chi vuole farci
assumere il ruolo del capro espiatorio. A questo punto – conclude Pompeo
– se si dovesse continuare in questa lesiva azione mediatica non avremmo
altra scelta che difenderci in tutte le sedi competenti”.