Castelforte PD: Risposta interrogazione sul Centro Socio Culturale Vittorio Foa – Di seguito l’interrogazione del PD di Castelforte: “In esito al riscontro fornito alla interrogazione proposta, sinceramente stupefatti della sprezzante
superficialità che distingue la stessa, in primis rammentiamo che gli atti amministrativi debbono precedere
e non seguire la realizzazione degli scopi che essi riportano; rappresentiamo comunque, in relazione ai
contenuti della risposta:
1) l’ammissione contenuta nel primo capoverso della nota in esame, circa l’utilizzo del bene da parte di
cittadini (sia pure definita parziale!) preclude l’adozione di determinazioni circa il diverso utilizzo, prima di
aver individuato la riallocazione del centro sociale, e prima di aver sentito i relativi affidatari;
2) stride con chiarezza l’assunto con il quale si deduce di aver riscontrato un cattivo stato di
manutenzione (che incombe all’ente) e si pensa di attribuirne la responsabilità allo scarso uso del bene;
confondendo chiaramente e strumentalmente la causa con l’effetto!
3) L’esecuzione di lavori, da voi definiti “in economia” (sic!) ad opera di percettori del reddito di
cittadinanza, presuppone, come previsto dalla legge, la predisposizione ed approvazione dei PUC e la
relativa istruttoria, in ordine alla quale vi chiediamo di comunicare, quando sia stato approvato il PUC, e
chiediamo di aver copia e/o di consultare i relativi atti istruttori
4) Da ultimo ribadiamo che l’allocazione del comando VCV.UU. nei detti locali è di certo illecita se prima
non viene individuato il luogo di nuova allocazione del centro.”
Successivamente il PD di Castelforte, dopo il riscontro ricevuto, ha aggiunto: “In esito al riscontro fornito ala interrogazione proposta, sinceramente stupefatti della sprezzante superficialità che distingue la stessa, in primis rammentiamo che gli atti amministrativi debbono precedere e non seguire la realizzazione degli scopi che essi riportano; rappresentiamo comunque, in relazione ai contenuti della risposta:
1) l’ammissione contenuta nel primo capoverso della nota in esame, circa l’utilizzo del bene da parte di cittadini (sia pure definita parziale!) preclude l’adozione di determinazioni circa il diverso utilizzo, prima di aver individuato la riallocazione del centro sociale, e prima di aver sentito i relativi affidatari;
2) stride con chiarezza l’assunto con il quale si deduce di aver riscontrato un cattivo stato di manutenzione (che incombe all’ente) e si pensa di attribuirne la responsabilità allo scarso uso del bene; confondendo chiaramente e strumentalmente la causa con l’effetto!
3) L’esecuzione di lavori, da voi definiti “in economia” (sic!) ad opera di percettori del reddito di cittadinanza, presuppone, come previsto dalla legge, la predisposizione ed approvazione dei PUC e la relativa istruttoria, in ordine alla quale vi chiediamo di comunicare, quando sia stato approvato il PUC, e chiediamo di aver copia e/o di consultare i relativi atti istruttori
4) Da ultimo ribadiamo che l’allocazione del comando VV.UU. nei detti locali è di certo illecita se prima non viene individuato il luogo di nuova allocazione del centro.
In attesa di riscontro ricambiamo i cordiali saluti”