Contraddizioni, falsità, bugie. Così sintetizziamo le esternazioni del primo (ahi noi!) cittadino di Castelforte. Contraddizioni: accusa la minoranza di essere dei conigli per poi definire i suoi comportamenti “prestigiatori” che, al contrario, il coniglio lo fanno uscire dal cilindro. Falsità: il riferimento alla Dott.ssa Claudia Bagni ed al menefreghismo dimostrato, è falso. Il primo argomento trattato è stato proprio quello della Dott.ssa Bagni, riferendo che, tra tanti gagliardetti, medaglie e coppe, questo era sicuramente un riconoscimento onorevole. Abbiamo lamentato la poca attenzione data alla Dott.ssa Bagni, chiedendo maggiore visibilità, anche mediatica. Un comune privo di iniziative divulgative e promozionali protese ad attirare l’attenzione verso il nostro paese (le terme ne sono un triste esempio). Il Sindaco poteva almeno esaltare questa figura professionale di valenza internazionale che dà lustro e prestigio. Dopo queste nostre considerazioni la maggioranza si è mossa cercando di riparare il “flop”. Bugie: il Sindaco riferisce di aver ricevuto un comune stremato. Non è vero. Lui lo ha ridotto in uno stato pietoso. Sovraindebitato e senza risorse. Debiti fuori bilancio che non trovano mai spiegazione. Ricorso continuo alle anticipazioni di cassa. Con aumento gravoso degli interessi passivi; morosità insanabili per le utenze che risolvono cambiando gestore (questo sì gioco di prestigio); spese insulse per liti giudiziarie definibili in via stragiudiziale, ecc… Ebbene, ora basta! Siamo stati fin troppo corretti ma addirittura essere accusati di terrorismo NO. Allora è opportuno che l’Autorità competente verifichino e giudichino. Manderemo gli atti alla Corte dei Conti. Non volevamo farlo ma ora è inevitabile. Questa è la peggiore amministrazione che Castelforte ha avuto dal dopoguerra. Incapace. Incapace e incompetente.
“Per questo all’inizio del nostro intervento abbiamo paragonato il primo cittadino al Re Nasone, a Ferdinando di Borbone, che camuffava la sua inezia e ignoranza attuando la regola delle tre effe: Feste, Farina e Forche. Certo, oggi manca la forca, quella reale, sostituita da quella mediatica, o meglio, dal social tanto caro al Sindaco. Si dimetta. Farebbe un regalo al paese ed eviterebbe, lui sì, di lasciarlo ai posteri, fatto a brandelli, con debiti insanabili ed impossibilità probabilmente di essere gestiti.