Autovelox – Con i rilevatori di velocità, i Comuni del basso Lazio e Sud Pontino hanno incassato oltre 6 milioni di euro. Quasi quanto, con lo stesso sistema, è entrato nelle casse di Roma Campidoglio, ma con una differenza: Roma è attraversata da molteplici strade ed ha circa 3 milioni di abitanti in paragone dei circa 109 mila abitanti di Terracina, Gaeta, Formia e Sperlonga messe insieme e che sono i Comuni con gli incassi maggiori. Ad analizzare le rendicontazioni del Ministero dell’Interno sulle multe da autovelox, è stata Assoutenti. Questa associazione, a tutela dei consumatori, ha verificato che nel Lazio il primato delle violazioni è stato registrato con i rilevatori di velocità sulla via Flacca. Leggiamo i dati: a Terracina, nel 2023, il Comune ha ottenuto 2,1 milioni di euro a cui si aggiungono 267 mila euro di verbali per altre violazioni al codice della strada. Un’entrata ritenuta il “terrore” di residenti, pendolari e vacanzieri.

Autovelox – Se con le accelerazioni si è disattenti, la sanzione è garantita. Queste entrate, dovute agli autovelox, devono essere totalmente investite sulla sicurezza stradale. A Terracina, emerge dunque che sono stati spesi 66.463 euro per il potenziamento dell’attività di controllo e di accertamento delle violazioni. Dei 267 mila euro ottenuti per altre violazioni ne sono stati investiti 220.565 per migliorare la sicurezza stradale e potenziare i controlli. Nel Sud pontino? Con gli autovelox Formia ha visto affluire nelle casse comunali oltre 500 mila euro e Gaeta365.326 euro. La strada delle vacanze è sempre più strada di multe. Necessario fare attenzione.

In base ai dati del SIOPE che è il sistema operativo sulle informazioni degli enti pubblici cioè un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni realizzato in attuazione dell’articolo 28 della legge 289 del 2002, emerge che il Comune di Sperlonga, il borgo di circa 3.350 abitanti, con gli autovelox ha ottenuto 1,4 milioni di euro, più di Latina, capoluogo della provincia e seconda città del Lazio, che non è andata oltre 1,3 milioni. Il recente decreto del Governo ha dato ora una stretta sull’installazione dei rilevatori di velocità. I Comuni, prima di posizionare gli autovelox, dovranno dimostrare che questi sono utili a ridurre gli incidenti causati dalla velocità su una certa strada e la segnaletica dovrà essere molto più chiara. «Riteniamo giusto questo provvedimento ma devono essere previste sanzioni salate anche per gli enti locali che non rispettano le disposizioni», ha dichiarato il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso.