PER IL PRESIDENTE ANMIL, ZOELLO FORNI, È INACCETTABILE CHE LE ASSOCIAZIONI VENGANO ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AI PROCESSI
PER DARE SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE DELLE VITTIME DEL LAVORO
Marinella de Maffutiis, responsabile Ufficio Stampa dell’ANMIL, fa presente che “l’ANMIL, da sempre impegnata a garantire il diritto alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, esprime la propria contrarietà alla definizione di ‘vittima di reato’ inserita nella proposta di legge di riforma avanzata dal Ministro della Giustizia Marta Cartabia e che è stata posta in discussione generale dinanzi alla Camera dei Deputati venerdì 30 luglio”.
Zoello Forni, Presidente nazionale dell’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), prosegue: “In particolare, non può trovare condivisione la scelta di ritenere ‘vittima di reato’ solo la persona fisica e precludere, quindi, per via normativa, la partecipazione al processo di soggetti diversi, come ad esempio le Associazioni che rappresentano la società civile.
È doveroso stigmatizzare, infatti, il ruolo che queste ultime svolgono nei processi, sia in termini di apporto tecnico giuridico sia in termini di sostegno delle vittime, spesso prive delle risorse economiche necessarie per affrontare i lunghi e difficili percorsi processuali”.
Conclude Forni: “Si auspica che sul punto sia avanzata una proposta emendativa che riconosca alle Associazioni storicamente impegnate nella tutela di diritti collettivi e maggiormente rappresentative, la possibilità di perseguire i propri scopi statutari anche attraverso la partecipazione ai processi ed essere in prima linea a sostenere attivamente i più deboli”.