Paola Villa in una nota stampa comunica: “Lo scorso 10 novembre viene approvato in Consiglio regionale del Lazio il seguente ordine del giorno “Interventi per contrastare il fenomeno della torbidità dell’acqua nei comuni del Sud Pontino dell’Egato4”, presentato dal consigliere regionale Giuseppe Simeone.
Il consigliere chiede alla Giunta regionale di 𝙞𝙢𝙥𝙚𝙜𝙣𝙖𝙧𝙨𝙞 𝙚𝙘𝙤𝙣𝙤𝙢𝙞𝙘𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙚 “𝙘𝙤𝙢𝙥𝙖𝙧𝙩𝙚𝙘𝙞𝙥𝙖𝙧𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙨𝙥𝙚𝙨𝙚 𝙣𝙚𝙘𝙚𝙨𝙨𝙖𝙧𝙞𝙚 𝙖𝙞 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙞 𝙛𝙞𝙣𝙖𝙡𝙞𝙯𝙯𝙖𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙩𝙞𝙜𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙚𝙙 𝙖𝙡 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙖𝙨𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙛𝙚𝙣𝙤𝙢𝙚𝙣𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙩𝙤𝙧𝙗𝙞𝙙𝙞𝙩𝙖’ 𝙣𝙚𝙡 𝙨𝙪𝙙 𝙥𝙤𝙣𝙩𝙞𝙣𝙤”. Cioè il consigliere chiede che la Regione Lazio stanzi all’interno del proprio bilancio in approvazione nel prossimo dicembre, dei FONDI PUBBLICI da “girare” al gestore Acqualatina per realizzare le opere e garantire acqua pulita e potabile. Il gestore Acqualatina ha già preventivato circa 6 milioni di euro. In tal modo il gestore viene pagato due volte: dalle tariffe e dai fondi pubblici regionali! consigliere SIMEONE:
– lo sa che il gestore Acqualatina appena 3 anni fa, nell’agosto 2018 con il Decreto n.474, ha ottenuto dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 5 milioni di euro per “contrastare la crisi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile”?
– lo sa che con quei soldi, il gestore Acqualatina, ha scavato a Formia, ad oggi quattro pozzi nell’area dei “25 Ponti”, utilizzando circa €880.000,00 (su una spesa complessiva di € 1.630.000,00) di fondi pubblici per recuperare acqua salmastra, definita tale dal DICEA (Dipartimento di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma)?
– lo sa che il gestore Acqualatina ha utilizzato più di €1.000.000,00 per costruire il lato laziale della condotta Cellole-Minturno, con acqua proveniente da Cassino, che ancora oggi non è dato sapere dove arriva e quanto ci costerà al metro cubo?
Inoltre chiediamo al consigliere Simeone se sa che già nel 2012 e poi nel 2014, il gestore Acqualatina si impegnava ad investire €3.800.000,00 su Capodacqua e altri €1.500.000,00 su Mazzoccolo, proprio per prevenire i fenomeni di torbidità?
E proprio per far fronte a tali investimenti la tariffa in bolletta veniva rimodulata (AUMENTATA) attraverso una serie di indici che “giustificavano” tali aumenti. Ma questi investimenti non ci sono MAI stati né su Mazzoccolo, né su Capodacqua!
Pertanto si chiede a tutto il Consiglio Regionale di 𝙉𝙊𝙉 𝙎𝙏𝘼𝙉𝙕𝙄𝘼𝙍𝙀 alcun fondo nella legge di stabilità regionale 2021; di controllare mediante apposita Commissione Regionale d’inchiesta tutti gli investimenti programmati da Acqualatina, messi nel piano degli investimenti, calcolati in tariffa e MAI spesi per mettere in sicurezza le nostre sorgenti Mazzoccolo e Capodacqua.
La stessa commissione si interessi, inoltre, della qualità dell’acqua proveniente dal campo pozzi “25 Ponti” che se immessa in rete e distribuita ci si augura abbia ricevuto il giudizio di idoneità della Asl.”