Questa mattina presso il Liceo Scientifico Leon Battisti Alberti, all’interno dell’aula magna, si è tenuto l’ultimo incontro dedicato al progetto “Minturno in Europa. L’Europa a Minturno” presentato dal Comune di Minturno e vincitore del bando del Consiglio regionale del Lazio relativo alla concessione di contributi economici a sostegno di iniziative per la promozione delle politiche europee, della cittadinanza e dell’integrazione europea, realizzato in collaborazione con il Movimento Federalista Europeo di Latina e l’Istituto di studi federalisti “Altiero Spinelli”. L’evento, in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Minturno, ha visto in apertura l’inaugurazione della “panchina europea” dedicata ad Antonio Megalizzi, il giovane giornalista italiano morto nella strage dell’11 dicembre a Strasburgo e di un murales dedicato al politico fondatore (nel 1943) del Movimento Federalista Europeo Altiero Spinelli. Gli interventi programmati, rivolti ai 70 studenti selezionati, sono stati tenuti dagli europarlamentari Salvatore De Meo, Brando Benifei, Fabio Massimo Castaldo e Domènec Ruiz Devesa e dai consiglieri della Regione Lazio Giuseppe Simeone, Enrico Maria Forte, Salvatore La Penna e Alessandro Capriccioli. Infine ad intervenire per il Comune di Minturno gli assessori Rita Alicandro e Gennaro Orlandi mentre a moderare l’incontro è stato Mario Leone, direttore dell’Istituto di Studi Federalisti “Altiero Spinelli”.

L”intervento di questa mattina del Consigliere regionale Giuseppe Simeone. “Già nella scorsa legislatura, dal 2013 al 2018, in cui ero un componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, avevamo avviato questo progetto per avvicinare le nuove generazioni, i giovani e i giovanissimi, al concetto Europa, e, ad oggi, abbiamo sempre più bisogno di un Europa più forte che raccolga le istanze e le esigenze di tutti noi europei. Ricordo ancora quando il concetto europeista era ancora molto distante dagli europei, più di vent’anni fa, in cui, assieme ad Armando Cusani e Antonio Tajani, all’epoca vice presidente della Commissione Europea, cercammo di sottolineare l’importante testimonianza del Trattato di Ventotene ma tutti, gli stessi socialisti europei, furono un po’ scettici sulla questione. Oggi possiamo essere ben contenti di averci visto lungo, lo stesso Parlamento Europeo si trova nella Via dedicata ad Altiero Spinelli, il fondatore del concetto Europa. Dobbiamo capire che ormai senza l’Europa non possiamo andare avanti, anzi, a dimostrarcelo è stato questo momento di pandemia in cui l’Europa ha messo in campo un importante misura, la Next Generation EU, nota anche come Fondo per la ripresa (o Recovery Fund, del valore di 750 miliardi di euro approvato nel luglio 2020 dal Consiglio europeo) al fine di sostenere gli Stati Membri colpiti dal Covid-19 e dunque rilanciarne l’economia interna per ripartire tutti insieme. E ancora. Non possiamo avere due Camere, una eletta dagli Stati Membri e una dal popolo europeo, dobbiamo fare in modo che entrambe vengano elette democraticamente dal popolo europeo. Abbiamo bisogno di un Esercito unico, in quanto la spesa dei nostri Eserciti è altissima, circa tre volte tanto quella della Russia. Dobbiamo continuare a credere in questo grande e ambizioso progetto, continuare a costruire, cedendo più sovranità, come Draghi stesso ha affermato qualche giorno fa, a favore dell’Europa. Senza l’Italia non c’è l’Europa. Ma, fuori dall’Europa c’è meno Italia”.