Buone nuove per la proposta avanzata da Italia Nostra Lazio per la congiunzione del Parco dei Castelli Romani con quello dell’Appia Antica.
Un corridoio verde da Rocca di Papa alle Terme di Caracalla per ricucire un’area ricca di storia e di archeologia e per scongiurare ogni possibile nuova ipotesi di speculazioni edilizie in un territorio fortemente antropizzato.
La congiunzione dei due parchi, da tempo nei progetti dell’attuale sezione di Itali Nostra Marino, presieduta da Mauro Abate è stata al centro il 19 maggio di una partecipata videoconferenza on line, organizzata dalle sezioni di Marino e Ciampino di Italia Nostra, che ha riunito numerosi addetti i lavori.
Intervenuti, tra gli altri, il presidente nazionale di Italia Nostra Ebe Giacometti, il presidente del Parco dei Castelli Romani, Gianluigi Peduto e l’assessore all’Urbanistica di Marino Andrea Trinca. Significativo l’intervento di Marta Bonafede, consigliere regionale del Pd che unitamente al collega Marco Cacciatore Europa Verde, ha sposato il progetto di Itali Nostra traducendolo in una specifica proposta di legge.
“Sì – ha detto Bonafede – all’abbraccio tra i due Parchi e no alla fusione dei due enti che continuano a mantenere una propria specificità. Il treno entro al quale far saltare il progetto potrebbe essere la discussione su collegato al bilancio che si terrà a breve. La congiunzione dei due parchi – h ggiunto ancor Bonafede – può rilevarsi l’occasione per accelerare l’approvazione del Piano di Assetto dei Castelli Romani pervenuto ad agosto scorso agi uffici regionali”.
Entusiasmo sul progetto di congiunzione è stto espresso anche d Cacciatore che ha sottolineato che si andrà a creare “uno dei parchi più grandi del Lazio un esempio per gli altri territori regionali”.
“Italia Nostra c’è – ha sottolineato il presidente di Italia Nostra Lazio Marcello Rosario Caliman – non accetteremo alcuna intimidazione. Il progetto interessa quattro sezioni di Italia Nostra ed in particolare Marino, Ciampino, Castelli Romani e Roma”.