Lunedì 19 settembre a un Forum sulla Via Appia Italia Nostra Lazio sarà presente con un documento. “Buonasera a tutti, siamo qui in rappresentanza dell’associazione nazionale Italia Nostra Consiglio Regionale del Lazio. Io sono Maria Cristina Vincenti, del Dipartimento Archeologia di Italia Nostra Lazio, del quale fanno parte altri due colleghi Paolo Montanari e Alberto Silvestri qui presenti. Il Presidente Regionale di Italia Nostra Marcello Rosario Caliman ci ha delegato a rappresentarlo e a leggere una nota, che riportiamo fedelmente: “L’Associazione Italia Nostra si occupa fin dagli anni cinquanta con l’indimenticabile Antonio Cederna, e sull’esempio del primo presidente nazionale Umberto Zanotti Bianco, della tutela e valorizzazione dell’Appia Antica. Vogliamo sottolineare che non a caso un nostro qualificato rappresentante, la professoressa Annalisa Cipriani, fa parte della Commissione Scientifica appositamente costituita per la Candidatura della Via Appia – Regina Viarum per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Non di meno in questa prima fase abbiamo notato uno scarso coinvolgimento degli archeologi soprattutto di quelle figure professionali che da anni si occupano della tutela e valorizzazione della Via Appia Antica promuovendo azioni di tutela e valorizzazione in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e gli Enti Locali, raccolta di firme, convegni e contributi scientifici a tema, trekking archeologico, progetti didattici, presentazioni di libri a tema, mostre, spronando l’acquisizione al demanio di aree di interesse archeologico. D’altra parte viceversa vediamo affacciarsi sulla scena, spinti da appetiti economici, personaggi che mai si sono occupati in passato dell’Appia Antica, pronti a raccogliere i frutti del lavoro altrui. Non è una pratica nuova ma credo che gli archeologi che fino ad oggi hanno contribuito a spronare questo progetto abbiano diritto in via prioritaria a vedere realizzate le proprie aspettative lavorative offerte da questa grande occasione. Per quanto ci riguarda noi siamo pronti a collaborare per ogni altra azione che porti al raggiungimento di questo obiettivo in memoria di Antonio Cederna, del quale ci sentiamo eredi, che già più di mezzo secolo fa pensava alla realizzazione del Parco Archeologico da Roma ai Castelli Romani. Ci auguriamo che il raggiungimento dell’iscrizione dell’Appia Antica nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco non costituisca un traguardo ma l’inizio di un processo volto a salvaguardare il sito e i monumenti che lo compongono, dove il merito e l’impegno siano riconosciuti, valorizzati e premiati”.
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Italia Nostra Lazio: Parco Archeologico da Roma ai Castelli Romani, patrimonio mondiale Unesco
una presa di posizione chiara e risolutiva