Approvata la proposta di legge del consigliere regionale Mitrano – La proposta di legge sulla salvaguardia dei dialetti del Lazio è stata approvata! “Sono lieto di annunciare che la mia proposta di legge sulla salvaguardia dei dialetti laziali, la n. 55 del 26 luglio 2023, concernente la salvaguardia e valorizzazione dei dialetti del Lazio, è stata approvata oggi durante la seduta del consiglio regionale”.
Queste le prime dichiarazioni del Consigliere regionale Cosmo Mitrano al termine della seduta di oggi nel corso della quale è stata approvata la proposta sulla salvaguardia e valorizzazione dei dialetti del Lazio. Una proposta firmata da tutto il gruppo di Forza Italia, presentata da me come primo firmatario e dai colleghi Simeoni, Capolei, Crea, Rotondi, Cartaginese, Palazzi, Neri, Cangemi, Tripodi, Mari e Sambucci, sottoscritta dai consiglieri Della Casa, Corrotti, Maura e Colarossi, ed ampiamente condivisa dalla maggioranza Rocca.
“Desidero ringraziare il Presidente della Commissione Cultura, Luciano Crea e l’Assessore alla Cultura Simona Renata Baldassarre – commenta Mitrano – per il loro interesse, il sostegno e l’apprezzamento manifestato nei confronti della mia proposta di legge anche nel corso del suo intervento di oggi in aula. Così come un sentito ringraziamento intendo rivolgerlo a tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza che hanno sostenuto e votato questa proposta di legge, da oggi, legge”.
“Una proposta di legge – afferma il Presidente della Commissione Cultura Luciano Crea – che ho condiviso e sostenuto fin dall’inizio e che oggi, con la sua approvazione, rappresenta un passo avanti significativo per la tutela dei dialetti laziali. Sono ingenti anche le risorse stanziate e molto interessanti le finalità e le iniziative previste che permetteranno sicuramente di promuovere al meglio la conoscenza e l’utilizzo dei nostri dialetti, garantendone la sopravvivenza e la valorizzazione”.
La legge, infatti, prevede uno stanziamento di fondi regionali importante pari a 600mila Euro per gli esercizi finanziari 2024-2025-2026.
“Dobbiamo valorizzare l’importante patrimonio culturale costituito dai dialetti – dichiara l’Assessore alla cultura Simona Renata Baldassarre – promuovendo ogni azione di tutela, recupero, conservazione e valorizzazione delle testimonianze culturali, storiche e linguistiche che legano le comunità al proprio territorio. Questa legge fortemente voluta dal consigliere Mitrano e con il sostegno di tutti, potrà fare la differenza e ci permetterà di preservare le nostre radici per le generazioni a venire”.
“Sono pertanto molto soddisfatto ed orgoglioso di questo risultato. I dialetti – sottolinea Mitrano – rappresentano la nostra identità culturale che non va dimenticata e abbandonata ma, al contrario, assolutamente salvaguardata e tramandata. I dialetti laziali sono un tesoro inestimabile che ci rende unici e speciali.
I dialetti laziali, infatti, sono riconducibili al romanesco, al dialetto sabino, al dialetto ciociaro o dialetto ciociaresco. Al dialetto laziale centro-settentrionale troviamo quello parlato nella Tuscia/viterbese, mentre sono classificati tra i dialetti italiani meridionali quelli del basso Lazio, Golfo di Gaeta ed arcipelago delle isole ponziane. Nell’unicità e tipicità dei dialetti del Lazio, si inserisce, infine, il dialetto veneto/pontino, un melting-pot linguistico tanto originale quanto affascinante.
Per questo motivo tra i capisaldi della legge troviamo la necessità di realizzare iniziative finalizzate alla promozione di studi e ricerche sui dialetti locali in collaborazione con Università e centri di ricerca. Altrettanto importanti sono i momenti di confronto attraverso i seminari, convegni, corsi di aggiornamento, manifestazioni, spettacoli e altre produzioni artistiche, fino alla costituzione di un fondo bibliografico specialistico ed un archivio documentale liberamente consultabili on-line. Accanto a queste azioni sono previsti progetti didattici rivolti alle nuove generazioni ed il sostegno a manifestazioni artistiche e letterarie di vario genere.
Il Lazio come le altre regioni centrali dell’Umbria e delle Marche, ha quindi una situazione dialettale non unitaria e per questo ancora più interessante e ricca di sfumature che rendono la nostra regione unica anche da questo punto di vista. Questa tipicità linguistica rappresenta senza dubbio un valore aggiunto anche per il turismo laziale.
“Sono fiducioso – conclude Mitrano – che questo sia solo l’inizio di un percorso virtuoso che ci porterà a tutelare e valorizzare al meglio questo importante patrimonio culturale”.