ALLARME POVERTÀ NEL LAZIO, CGIL ROMA E LAZIO: “IL 22,3% DELLE FAMIGLIE NON ARRIVA AD UN ISEE DI 10 MILA EURO” – Nei primi sei mesi del 2023 la vendita dei beni alimentari, secondo Istat, è cresciuta del 7,3% e la quantità venduta è calata del 4,5% dunque abbiamo speso di più per comprare meno. Il caro vita dovuto all’aumento della benzina e delle bollette ha inciso fortemente sulla spesa alimentare degli italiani che si è di molto ridotta a causa dei salari troppo bassi rispetto ai rincari subiti.

Ma, oltre allo squilibrio tra potere d’acquisto e l’aumento dei costi, anche la pregnante disoccupazione e l’interruzione dei sussidi da parte dello Stato nei confronti dei
soggetti economicamente più svantaggiati, come il reddito di cittadinanza, hanno contribuito ad un impoverimento delle famiglie italiane. In particolare, nel Lazio, circa il 22,3 % dei suoi abitanti, secondo quanto sostenuto dalla Cgil Roma e Lazio, sulla base degli studi condotti da
Federconsumatori sull’aumento dei prezzi di una determinata lista di alimenti, non arriverebbe ad un Isee di 10.000 euro, con il rischio di non poter accedere all’acquisto di prodotti alimentari sani e li sostituirebbe con prodotti a basso costo e di bassa qualità.


ALLARME POVERTÀ NEL LAZIO, CGIL ROMA E LAZIO: “IL 22,3% DELLE FAMIGLIE NON ARRIVA AD UN ISEE DI 10 MILA EURO” –Parliamo di cibi che sono alla base della cultura alimentare italiana come olio, pasta, pane, pomodori e passate, carne e verdure che vengono acquistate prevalentemente, sempre secondo gli studi condotti, in catene commerciali più economiche come i discount che hanno
registrato la più alta variazione del valore delle vendite con un +9,4%. Ma l’acquisto di prodotti meno sani (e a volte anche di dubbia provenienza, ndr) potrebbe compromettere di molto la salute degli italiani, e tutto ciò potrebbe andare a gravare sul sistema sanitario nazionale che è notoriamente già al collasso e incapace di garantire le giuste cure nei tempi adeguati.

Dunque, oltre le guerre scoppiate tra i paesi dell’Est e del Medio Oriente, al governo italiano spetterà fronteggiare anche il grave allarme povertà delle famiglie italiane che si preparano ad accendere i riscaldamenti per l’inverno. Un inverno pieno di incertezze rimesso completamente alle scelte che il governo farà in merito alle politiche da attuare per il contrasto alla povertà e sulle enormi disuguaglianze economiche e sociali createsi nel Belpaese.