In attesa dell’elezione del nuovo Consiglio di amministrazione di
Acqualatina – voto che si terrà il 15 e 16 aprile – il Presidente della Provincia di Latina e di Egato
4, Gerardo Stefanelli, è intervenuto per ricordare l’importanza di sviluppare un rapporto più solido
tra la il Gestore del Sistema Idrico Integrato e i Sindaci dell’Ato 4.
A conclusione dei sei anni di mandato, il nuovo Consiglio di amministrazione subentrerà in un
momento di transizione importantissimo per la qualità del Sistema Idrico, grazie anche ai 64 milioni
di euro dei finanziamenti PNRR che potranno rendere più sostenibile e moderna la gestione
dell’intera rete.
Il territorio dell’Ato 4 detiene ancora una delle posizioni più basse della classifica nazionale in
ordine a perdite e a recupero delle morosità e, proprio in merito a tale gap, il Presidente ha
sottolineato l’importanza di un cambio di passo nei rapporti interni tra Gestore ed Egato per poter
raggiungere gli obiettivi predisposti per il 2026 – tra cui rientra anche una riduzione delle perdite
almeno al 55%.
“Le trasformazioni che abbiamo davanti richiedono la presenza di un management solido, pronto ad
aprire un dialogo con l’Ufficio di Presidenza dell’Egato 4. – Ha affermato Stefanelli – Nei
precedenti sei anni, il rapporto tra il Consiglio di amministrazione di Acqualatina e i sindaci
dell’Ato 4 è stato completamente inesistente. I sindaci hanno avuto come unico interlocutore
l’Egato e sullo stesso hanno riposto esigenze e aspettative che avrebbero dovuto trovare risposta
proprio nel Gestore”.
L’importanza del rapporto tra Gestore e sindaci dell’Ato non è da sottovalutare anche, e soprattutto,
per la tutela degli interessi pubblici: i costi inseriti nel Bilancio – e scaricati poi nelle tariffe degli
utenti –, infatti, sono accertati e votati proprio dall’Assemblea dei sindaci.
“Acqualatina è competenza dei sindaci: sono loro che hanno l’onere di intervenire negli indirizzi
inerenti alla gestione del servizio – continua Stefanelli –. Intervenire in maniera più efficace prima,
attraverso un dialogo tra Gestore e sindaci e tenendo in considerazione gli strumenti che le leggi e
lo Statuto della Società mettono a disposizione, è il modo migliore per poter contenere le tariffe”.