“L’emergenza sanitaria si sta trasformando in emergenza economica senza precedenti aumentando disagio e tensioni sociali” Questo quanto rilevato dal presidente di Confcommercio Lazio Giovanni Acampora, all’indomani del nuovo DPCM. “Migliaia di manifestazioni spontanee in tutta Italia ne sono la riprova. Vero è che c’è una crisi sanitaria senza precedenti; vero è, anche, che le nostre imprese hanno ottemperato a tutti i protocolli e prescrizioni eseguendoli scrupolosamente con sacrifici e dispendio di importanti risorse economiche”.
“Le chiusure e le limitazioni disposte – ha continuato Acampora – pur colpendo direttamente solo alcuni settori, avranno ripercussioni drammatiche anche su tutti gli altri settori del commercio come conseguenza della drastica riduzione dei consumi generata dall’impoverimento di una parte significativa della popolazione. Al di la delle valutazioni circa l’opportunità o meno di uno stop allo sport, alla cultura e di una limitazione alla ristorazione, troviamo, francamente incredibile, che contestualmente al Decreto con le misure restrittive non sia stato adottato anche un decreto con adeguati indennizzi, ristoro e immediate misure compensative”.
“L’incertezza in questi momenti diventa esasperazione e l’esasperazione fa montare la protesta. Sotto il profilo dell’interlocuzione istituzionale, stiamo lavorando come Confederazione Nazionale, attraverso il nostro Presidente Carlo Sangalli, con la richiesta urgente di incontro con il Presidente del Consiglio Conte”.
Da qui l’iniziativa di Mercoledì 28 ottobre con la FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi): “Saremo in 21 Città italiane a manifestare con #Mille Coperti a Terra#. Faremo sentire la nostra voce forte e chiara al fianco delle migliaia di imprese e dipendenti che, purtroppo, non vedono più la luce in fondo al tunnel”.