Si sono concluse il 31 ottobre scorso le procedure dei “Censimenti delle
Botteghe, Attività, Mercati e Fiere Storiche” avviati dai Comuni di Lenola,
Roccagorga, Castrocielo, Colle S. Magno, Roccasecca e Cave che prevedevano
la possibilità di attestare la storicità, oltre che delle botteghe ed attività, anche
dei mercati e delle fiere che si svolgono nei rispettivi Comuni, come previsto
dal “Testo Unico del Commercio” e dalla Legge Regionale n. 1/2022 istitutiva
delle “Botteghe Storiche”.
ANA-UGL ringrazia i Sindaci, gli Assessori, i Dirigenti e funzionari dei
Comuni che hanno correttamente recepito la norma ed hanno permesso questo
importante riconoscimento a ben 12 tra fiere e mercati storici delle Provincie di
Latina, Frosinone e Roma di cui è stata accertata una anzianità superiore a
cinquanta anni.
Sono state riconosciute come botteghe storiche – con una storicità che per
alcune di loro giunge persino agli inizi del ‘900 – ben 33 attività di cui 1 a
Lenola, 17 a Roccagorga, 1 a Castrocielo, 2 a Colle S. Magno e 13 a
Roccasecca.
Grazie alla preziosa collaborazione di storici e privati cittadini che
custodiscono atti e foto storiche dei loro Comuni abbiamo potuto preparare le
schede per ottenere dai Comuni e dalla Regione Lazio il riconoscimento dei
seguenti mercati e fiere:
LENOLA – Mercato Settimanale – storicità dall’anno 1690
Fiera di San Giovanni Battista – storicità dall’anno 1599
Fiera di S. Rocco – storicità dall’anno 1599
ROCCAGORGA – Mercato settimanale – storicità dal 1950
Fiera dei Prati – storicità dal 1948
Fiera Ponte la Boccetta – storicità dal 1920
CASTROCIELO – Fiera Festa del Bacio delle Madonne – storicità dal 1300
Fiera di S. Lucia – storicità dall’anno 1746
COLLE S. MAGNO – Fiera del Bacio delle Madonne, storicità dal 1300
Fiera di S. Rocco – storicità dal 1970 circa
ROCCASECCA – Mercato settimanale – storicità dal 1582
CAVE – Mercato settimanale – storicità dal 1906
Rammentiamo che obiettivo dei Comuni non è solo di ottenere dalla
Regione Lazio il MARCHIO DI BOTTEGHE/ATTIVITA’/FIERE E MERCATI STORICI
ma è anche quello di accedere ai finanziamenti per valorizzare, promuovere e
tutelare il tessuto commerciale storico, gli antichi mestieri delle nostre città e
borghi affinchè non si disperda questo enorme patrimonio storico che
appartiene alle nostre tradizioni secolari ed alla nostra cultura.
Le fiere ed i mercati di sui si sta certificando la loro storicità fondano la loro
nascita al culto ed ai riti religiosi in favore di Santi e delle Madonne. Hanno
radici antichissime, secolari, in alcuni casi millenarie. Trovano origine persino
nei Fori della Roma Imperiale e nel piccolo commercio dei mercati in cui si
vendevano anticamente le terraglie, i cesti, i vimini, gli animali ed altri
prodotti, alimentari e non, che soddisfacevano le necessità di comunità che
attendevano gli ambulanti per le loro necessità di approvvigionamento e/o per
vivere momenti di festa e di socialità.
I mercati e le fiere sono sempre stati luoghi di vita e di incontro tra le
persone, in cui si sviluppano le relazioni umane, gli scambi culturali, in cui si
respirano i profumi delle merci esposte e si vive la magia dei colori e della
vivacità delle bancarelle. Così, nei secoli e fino ad oggi, hanno reso vive le
strade e le piazze dei nostri borghi e delle nostre città.
Ecco perché l’inserimento dei 12 mercati e fiere nell’Elenco Regionale delle
Botteghe storiche del Lazio e l’ottenimento del MARCHIO DI STORICITA’
costituisce un riconoscimento che rafforza ed avvalora la decisione
dell’UNESCO che il 26 aprile 2006 ha già proclamato ed inserito i mercati e le
fiere d’Italia nella LISTA RAPPRESENTATIVA DEL PATRIMONIO
IMMATERIALE, come CAPOLAVORI IMMATERIALI DEL PATRIMONIO
CULTURALE DELL’UMANITA’.