È terminata la quarantena per i migranti arrivati il 28 luglio da Agrigento e ospitati presso la struttura di Cori, in Via dei Padri Trinitari, per i quali è stato attuato un accorto servizio di vigilanza fissa, sotto l’egida della Prefettura di Latina, ad opera della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e che ha comportato anche l’impiego di Reparti di rinforzo. Gli stranieri hanno tutti ultimato il periodo di sorveglianza fiduciaria e sono stati sottoposti, in due distinti momenti, al previsto tampone orofaringeo per la ricerca del virus da Covid-19 a cura di personale sanitario dell’ASL di Latina, che ha avuto esito negativo.

Di essi, nella giornata di ieri la Questura ha ultimato le operazioni necessarie all’espulsione dal territorio nazionale di 11 cittadini extracomunitari, tra i quali 8 cittadini tunisini sono stati trasferiti presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gradisca d’Isonzo, nel goriziano, in attesa del definitivo rimpatrio in Tunisia, mentre altri tre sono stati intimati a lasciare il territorio nazionale mediante provvedimento di espulsione del Prefetto e conseguente ordine di allontanamento del Questore.

Attualmente presso la citata struttura restano un nucleo familiare ed alcuni minori, tutti negativi al Covid e che conservano l’ospitalità presso il centro di Cori alla stregua di ciò che accade alle altre analoghe strutture provinciali così come sull’intero territorio nazionale. Considerazione di chi scrive: i tre ai quali è stato intimato di lasciare il territorio nazionale lo faranno? Quante altre volte saranno intercettati e quante altre volte sarà rinnovata l’espulsione? E ancora: quante diverse generalità forniranno in seguito?