L’arroganza criminale è senza confini.
Entrare in una casa altrui, prelevare oggetti personali a fronte di un presunto credito vantato nei confronti di un loro familiare è protervia senza giustificazioni in un paese che ha delle regole di convivenza democratica e crede nella certezza del diritto.
Questa notte personale della Squadra Mobile di Latina ha tratto in arresto in flagranza di reato il ventottenne D. S. A., classe 1992, appartenente ad una nota famiglia criminale autoctona e pregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, in quanto responsabile di rapina a mano armata.
In particolare, nella serata di ieri giungeva una richiesta di aiuto al centralino di soccorso pubblico nella quale veniva segnalata la presenza di un individuo, armato di pistola, che si era presentato presso un’abitazione della periferia di Latina trovandovi una donna ed il proprio figlio, per impossessarsi di alcuni effetti personali quali una felpa, un paio di ciabatte, un IPod e un paio di occhiali da vista, a saldo di un presunto debito che la vittima, figlio e fratello dei presenti, avrebbe contratto.
Dagli elementi acquisiti gli investigatori della Squadra Mobile hanno effettuato una serie di perquisizioni, ed in una abitazione è stata rinvenuta parte della refurtiva: una felpa ed un paio di scarpe.
Alla luce degli elementi probatori acquisiti, il giovane veniva tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.