Piromane accusato di aver appiccato due incendi boschivi ad agosto. Emessa un’ordinanza di misura cautelare – In data odierna, militari del NIPAAF del Gruppo Carabinieri Forestale di Latina, congiuntamente al
Nucleo Carabinieri “Parco” di Sabaudia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura
cautelare personale degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Latina – Ufficio Gip, su richiesta
della Procura della Repubblica, a carico di un soggetto, classe 1954, per i reati di incendio boschivo e
truffa aggravata.
Nei confronti del soggetto sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza con riferimento ad almeno due
incendi, divampati, in data 28.08.2024, nel Comune di Sabaudia, in località Sorresca e in via degli
Artiglieri, in zona boschiva, trattandosi di aree prossime al centro urbano, con interessamento di aree
coperte da eucalipti e querce, tutte in zone di altissimo pregio ambientale.
I due incendi avevano investito due aree, rispettivamente di 8000 mq e 3000 mq, procurando pericolo per
l’incolumità pubblica, concretamente determinato a carico delle numerose presenze che si registrano a
Sabaudia in piena stagione balneare.
Attraverso una meticolosa attività d’indagine si è potuto appurare che il soggetto posto agli arresti era il
mandante che aveva incaricato un altro individuo, il quale, dietro suo compenso, aveva appiccato
materialmente le fiamme.
Piromane accusato di aver appiccato due incendi boschivi ad agosto. Emessa un’ordinanza di misura cautelare – L’esecutore materiale è indagato per il reato di incendio boschivo.
Il mandante, invece, abusando dei poteri inerenti al suo incarico di servizio di prevenzione e lotta contro
gli incendi boschivi (in quanto Responsabile di un’Associazione di Protezione Civile), oltre che per
incendio boschivo è accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato avendo causato dolosamente gli
incendi finalizzati a conseguire un illecito profitto costituito dai finanziamenti regionali previsti per la
relativa Associazione; l’istigatore di tale eventi incendiari, ottenendo le sovvenzioni regionali, induceva
così in errore la Regione Lazio, Ente erogatore dei fondi rimborso.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non
colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.