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In gara tanti prodotti pontini a Sasso Marconi per le finali del Campionato Italiano del Salame – Sabato 5 e domenica 6 ottobre, a Sasso Marconi, nella splendida cornice della Fattoria Zivieri, si svolgeranno le finali del Campionato Italiano del Salame 2024, organizzato dall’ Accademia delle 5T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Tracciabilità, Trasparenza). Una realtà, quest’ultima, nata per riunire aziende di “prodotti agroalimentari tradizionali” che da 15 anni ormai organizza questa prestigiosa gara all’ultima fetta le cui semifinali si sono tenute proprio a Fondi.

In gara 60 salami per due podi (salami ottenuti da carne di maiali a manto rosa e salami ottenuti da carne di maiali a manto scuro di razze autoctone) e quattro categorie speciali fuori podio (‘nduja, salami con frattaglie, salami con prevalen-za di carni non di maiale, ventricina).  
Saranno poi assegnati premi speciali a: salame piccante, salame affumicato, sopressa veneta, soppressata del sud, ciauscolo, salame dolce e magro del nord, cacciatorino, salame lardellato, salame di azienda bio.


La selezione dei migliori salami è avvenuta tramite un’accurata scelta della giuria nelle varie fasi di preselezione del campionato, tra più di 500 produttori partecipanti , provenienti da tutta Italia.
Anche in occasione di questa finale, molto significativa la presenza del territorio pontino con ben tre prodotti in gara, due candidati al podio dei salami di carne di maiale rosa (la Salsiccia di Monte San Biagio di Salumi Grufà e la Salsiccia al coriandolo di Scherzerino di Itri), e un candidato al podio dei salami di carne di maiale a manto scuro (la Salsiccia di Monte San Biagio della Macelleria Mattei di Fondi).

 In giuria sarà presente anche il Dott. Vittorio Iacovacci, che fa parte ormai da anni del direttivo della prestigiosa Accademia delle 5 T. “Non è cosa da poco – ha dichiarato – che un prodotto tipico così unico e localizzato, oltretutto ancora da far conoscere al pubblico italiano e straniero, abbia ben tre candidati a una finale che riguarda potenzialmente gli oltre 500 salami tipici italiani”.