L’ATC LT2 è paralizzata da ricorsi che sono giunti sino al TAR – Tribunale Amministrativo del Lazio – Latina – per la volontà dei 3 consiglieri rimasti in carica Carmine Di Mambro, Biagio Rocco Di Pinto e Rosario Macchiusi. Le segnalazioni e gli esposti sono firmate da tre associazioni venatorie presenti in Latina e provincia: Associazione Nazionale Libera Caccia, Enalcaccia, Italcaccia. Quale è l’oggetto del contendere? A suo tempo sette dei dieci componenti del consiglio direttivo hanno lasciato l’organismo decisionale dimettendosi, compreso il presidente. Trentadue dei cinquanta componenti dell’assemblea dei delegati dei soci (cacciatori, ambientalisti, agricoltori, rappresentanti degli enti locali) considerato che da due anni non si approvavano i bilanci e che il direttivo si era ridotto al lumicino (3 su 10) si sono autoconvocati. E qui sorgono i problemi. Il presidente eletto dal consiglio direttivo scaturito dall’assemblea convocatasi Franco D’Urso spiega: “L’istanza dei 32 era stata presentata al protocollo il 4 aprile scorso. L’articolo 10 dello Statuto in vigore al comma due recita, tra l’altro, testualmente: “L’assemblea si riunisce…e comunque quando almeno un quarto dei componenti del consiglio o dei delegati dei soci ne faccia richiesta indicando l’ordine del giorno.” I consiglieri non dimessisi affermano che la convocazione competeva comunque al presidente f.f. ma qui sta il pasticcio: il 4 aprile era in carica Carmine Di Mambro, essendosi il 31 marzo dimessosi Biagio Di Pinto. Undici giorni dopo – il 15 aprile – anche Di Mambro si dimette dalle funzioni di presidente senza convocare l’assemblea. Entra in carica Rosario Macchiusi che, a sua volta, si dimette l’indomani 16 aprile senza provvedere – anche lui – alla convocazione dell’assemblea agognata da 32 componenti dell’assemblea, pur avendo questi indicato nell’istanza protocollata la data del 21 aprile per la prima convocazione e l’indomani 22 per la seconda convocazione. I firmatari dell’istanza a questo punto intendono onorare l’appuntamento e a Fondi si riuniscono in regolare assemblea. Il sottoscritto è stato eletto nel primo consiglio direttivo utile dove i tre sono risultati assenti. Il nostro comportamento è stato cristallino e motivato esclusivamente dall’interesse del buon funzionamento dell’ATC LT2, garantendo l’operatività in continuità e rispettando tutte le scadenze in agenda. Desidero far notare che per spirito di servizio l’assemblea convocata ha approvato all’unanimità i bilanci degli esercizi finanziari 2019-2020, 2020-2021 e il previsionale 2021-2022. Basterebbe ciò per dimostrare la nostra serietà comportamentale”. Di contro Elio Trani, (nella foto di copertina), presidente dell’assemblea del 22 aprile, annota: “Il direttore tecnico ad interim (essendosi dimessa anche lei) avvocato Adele Morelli ha formalmente convocato l’assemblea nella qualità di capo della segreteria supplendo i presidenti f.f. che non si erano attivati. Ai lavori è stato presente anche il revisore dei conti commercialista dottore Bruno Guarnacci che non si è risparmiato in consigli operativi e nella vigilanza. Siamo certi che il 22 marzo prossimo il TAR riconoscerà i nostri meriti e la nostra buona fede e di contro l’ostruzionismo di tre consiglieri e delle loro associazioni di riferimento. La verità trionfa sempre e la giustizia, anche se procede a volte “con lento pede,” giunge sempre a verdetti risolutori. E’ bene che i cacciatori sappiano la realtà dei farri e l’excursus cronologica della vicenda”.
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ATC LT2 – Ambito Territoriale di Caccia vive attualmente uno stallo operativo in attesa del verdetto TAR Lazio
Interessata la Regione Lazio e il TAR