Afferra al collo la moglie minacciandola di morte. Non si ferma l’escalation di violenza in Provincia di Latina

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Afferra al collo la moglie minacciandola di morte. Non si ferma l’escalation di violenza in Provincia di Latina – La Squadra Mobile di Latina, nel pomeriggio di ieri, ha eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di un uomo, originario di Velletri e residente a Latina, presunto responsabile di maltrattamenti ai danni del coniuge.

In particolare l’uomo, per tutta la durata della vita matrimoniale ed anche nel periodo in cui la moglie era in attesa del loro figlio, l’avrebbe sottoposta a condotte vessatorie, con violenze morali e fisiche e frequenti minacce, che in alcuni casi avrebbe proferito anche davanti al figlio più grande della donna, nato da una precedente relazione. La vittima, di origini straniere, avrebbe subito in più occasioni umiliazioni e insulti e sarebbe stata anche aggredita dall’uomo, che in un’occasione l’avrebbe afferrata al collo minacciandola di morte.

Una serie di condotte continue che avrebbero portato la vittima a vivere in una condizione di assoggettamento psicologico, tanto da portarla anche a lasciare il proprio lavoro. Le condotte dell’uomo, protrattesi nel tempo, hanno portato la donna a denunciare tutto agli investigatori, denunce avvenute anche negli anni precedenti ma che poi la donna poi aveva sempre ritirato. Fino all’ultimo episodio, riferito ai primi giorni dello scorso mese di marzo, quando la vittima, in seguito ad un’escalation delle violenze e delle minacce, ha chiesto di nuovo aiuto, denunciandolo alla Polizia di Stato.

Dopo le dichiarazioni l’uomo è stato allontanato dalla casa familiare

Le dichiarazioni della vittima e i riscontri ottenuti dalle attività investigative degli agenti della Squadra Mobile, acquisiti anche attraverso l’ascolto di testimoni, hanno portato il P.M. ha richiedere l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento urgente dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla persona offesa, misura disposta dal G.I.P. ed eseguita dai poliziotti della locale Squadra Mobile. Si ricorda che, essendo il procedimento nella fase delle indagini preliminari, vige la presunzione di innocenza per tutti gli indagati.