Detenzione domiciliare: chi la subisce? Chi ne sopporta tutto il peso? Non solo i soggetti colpiti dal provvedimento giudiziario che si sentono come leoni in gabbia ma i familiari e soprattutto i loro genitori, divisi tra l’amore materno o paterno – nonostante l’anzianità geriatrica che avanza – e le possibilità economiche che non consentono molto spesso di accettare ogni richiesta, soprattutto quelle legate al consumo di droghe.
Nell’ultimo episodio in provincia pontina, per l’esattezza a Maenza, sono dovuti accorrere i carabinieri di ben tre stazioni diverse.
Infatti nella giornata di ieri i militari del comando stazione di Prossedi, unitamente ai colleghi delle Stazioni Carabinieri di Priverno e di Maenza, hanno arrestato in flagranza di reato un trentacinquenne del luogo, per il reato di “tentata estorsione”.
L’uomo, sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, in stato di alterazione psicofisica aggrediva la madre sessantaduenne, tentando di estorcerle denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.
Un arresto che non porta sollievo in quella casa, poiché certamente il pensiero della madre va costantemente al figlio fragile e che mai abbandonerà.