Alcuni genitori che hanno i loro figli iscritti in vari istituti di scuola media superiore del nostro comprensorio hanno sottoposto a questa redazione un quesito ben preciso: quale rosa di voti i docenti hanno a disposizione per valutare i loro allievi? Il primo intervento governativo lo abbiamo nel 1923 (un secolo fa) con un regio decreto a firma del sovrano Vittorio Emanuele III di Savoia che vieta lo zero e le frazioni decimali – con frazioni decimali, utilizzo del – o +, del mezzo voto, in base a specifiche/differenti scale docimologiche declinate nell’istituzione scolastica di appartenenza. Il MIUR con vari decreti ministeriali dal 2017 in poi – limitandoci nel nostro servizio alla scuola media superiore – da delle ferme disposizioni sia per le prove scritte che orali. Anche i docenti, come tutte le categorie presenti nella scuola, hanno delle rigide regole da rispettare sancite dal patto educativo di corresponsabilità. Tra le regole che spesso non vengono osservate con attenzione, c’è quella riguardante il sistema di valutazione degli studenti.
Il Miur, infatti, prevede che, sia per le prove scritte che per quelle orali, la votazione minima da applicare è 3 mentre la più alta è 10. Tutti quei docenti che, invece, spesse volte mettono dei 2 ai ragazzi, di fatto vanno contro quelle che sono le regole imposte dal Ministero della Pubblica Istruzione. Ribadiamo: sono aboliti 1 – 2 – 11. La rosa a disposizione va dal 3 minimo al 10 massimo. Prove scritte e orali: ecco alcune delle regole: I docenti si impegnano a: 1. Fornire con il comportamento in classe esempio di buona condotta ed esercizio di virtù. 2. Curare la chiarezza e la tempestività di ogni comunicazione riguardante l’attività didattica o formativa in classe. 3. Promuovere in ogni occasione il dialogo, con il singolo studente e con il gruppo classe. 4. Adoperare ogni strumento atto al recupero delle insufficienze e delle lacune, durante l’anno scolastico. 4.1 Utilizzare il momento della “pausa didattica” come occasione per la promozione di didattiche partecipative e cooperative, come possibilità per dedicarsi al recupero delle insufficienze e alla valorizzazione dei successi didattici.
5. Adoperare con regolarità e precisione il registro personale, il diario di classe ed il registro dei voti on-line. 5.1 Provvedere con scrupolosità e costanza alla compilazione e all’aggiornamento settimanale del registro dei voti on-line. 6. Partecipare attivamente e con spirito di collaborazione a tutte le riunioni collegiali, nonché agli incontri con i tutor, con i docenti incaricati e con la dirigenza. 7. In fede ai principi dell’educazione personalizzata e al rispetto delle famiglie, evitare ogni giudizio frettoloso o sommario nei confronti degli studenti. 8. Migliorare costantemente la conoscenza della propria disciplina ed aggiornarsi sugli strumenti dell’attività formativa e pedagogica. 9. Promuovere un clima di collegialità e collaborazione all’interno del corpo docente. 10. Curare con attenzione l’applicazione delle norme che regolamentano la disciplina ed il comportamento degli studenti, segnalando sul registro, sul diario di classe o direttamente alla presidenza ogni mancanza o contravvenzione. 11. Dedicarsi con regolarità e passione all’attività della tutoria. 12. In qualità di docente tutor, garantire alle famiglie e agli studenti la possibilità di ottenere con regolarità i colloqui individuali, provvedendo a fornire orari per il colloquio compatibili con le esigenze lavorative dei genitori.
13. In qualità di docente incaricato di classe, promuovere la partecipazione degli studenti alle attività della Scuola, istituendo e dirigendo le riunioni di classe, invitando gli studenti rappresentanti di classe a segnalare al Consiglio di Classe le loro istanze, promuovendo le iniziative della Scuola, come la rivista, le conferenze o le diverse Alcuni genitori che hanno i loro figli iscritti in vari istituti di scuola media superiore del nostro comprensorio hanno sottoposto a questa redazione un quesito ben preciso: quale rosa di voti i docenti hanno a disposizione per valutare i loro allievi? Il primo intervento governativo lo abbiamo nel 1923 (un secolo fa) con un regio decreto a firma del sovrano Vittorio Emanuele III di Savoia che vieta lo zero e le frazioni decimali – con frazioni decimali, utilizzo del – o +, del mezzo voto, in base a specifiche/differenti scale docimologiche declinate nell’istituzione scolastica di appartenenza. Il MIUR con vari decreti ministeriali dal 2017 in poi – limitandoci nel nostro servizio alla scuola media superiore – da delle ferme disposizioni sia per le prove scritte che orali. Anche i docenti, come tutte le categorie presenti nella scuola, hanno delle rigide regole da rispettare sancite dal patto educativo di corresponsabilità. Tra le regole che spesso non vengono osservate con attenzione, c’è quella riguardante il sistema di valutazione degli studenti. Il Miur, infatti, prevede che, sia per le prove scritte che per quelle orali, la votazione minima da applicare è 3 mentre la più alta è 10. Tutti quei docenti che, invece, spesse volte mettono dei 2 ai ragazzi, di fatto vanno contro quelle che sono le regole imposte dal Ministero della Pubblica Istruzione. Ribadiamo: sono aboliti 1 – 2 – 11. La rosa a disposizione va dal 3 minimo al 10 massimo.
Prove scritte e orali: ecco alcune delle regole: I docenti si impegnano a: 1. Fornire con il comportamento in classe esempio di buona condotta ed esercizio di virtù. 2. Curare la chiarezza e la tempestività di ogni comunicazione riguardante l’attività didattica o formativa in classe. 3. Promuovere in ogni occasione il dialogo, con il singolo studente e con il gruppo classe. 4. Adoperare ogni strumento atto al recupero delle insufficienze e delle lacune, durante l’anno scolastico. 4.1 Utilizzare il momento della “pausa didattica” come occasione per la promozione di didattiche partecipative e cooperative, come possibilità per dedicarsi al recupero delle insufficienze e alla valorizzazione dei successi didattici. 5. Adoperare con regolarità e precisione il registro personale, il diario di classe ed il registro dei voti on-line. 5.1 Provvedere con scrupolosità e costanza alla compilazione e all’aggiornamento settimanale del registro dei voti on-line. 6. Partecipare attivamente e con spirito di collaborazione a tutte le riunioni collegiali, nonché agli incontri con i tutor, con i docenti incaricati e con la dirigenza. 7. In fede ai principi dell’educazione personalizzata e al rispetto delle famiglie, evitare ogni giudizio frettoloso o sommario nei confronti degli studenti. 8. Migliorare costantemente la conoscenza della propria disciplina ed aggiornarsi sugli strumenti dell’attività formativa e pedagogica.
9. Promuovere un clima di collegialità e collaborazione all’interno del corpo docente. 10. Curare con attenzione l’applicazione delle norme che regolamentano la disciplina ed il comportamento degli studenti, segnalando sul registro, sul diario di classe o direttamente alla presidenza ogni mancanza o contravvenzione. 11. Dedicarsi con regolarità e passione all’attività della tutoria. 12. In qualità di docente tutor, garantire alle famiglie e agli studenti la possibilità di ottenere con regolarità i colloqui individuali, provvedendo a fornire orari per il colloquio compatibili con le esigenze lavorative dei genitori. 13. In qualità di docente incaricato di classe, promuovere la partecipazione degli studenti alle attività della Scuola, istituendo e dirigendo le riunioni di classe, invitando gli studenti rappresentanti di classe a segnalare al Consiglio di Classe le loro istanze, promuovendo le iniziative della Scuola, come la rivista, le conferenze o le diverse attività extracurricolari. A tal riguardo interessante il punto 7. Perché il Miur (nella foto di copertina) ha disposto questa rosa di valutazione? Pedagogicamente è stato ritenuto che 0 – 1 – 2 e loro frazioni sono demotivanti e rendono più difficile il recupero. A tal riguardo interessante il punto 7. Perché il Miur (nella foto di copertina) ha disposto questa rosa di valutazione? Pedagogicamente è stato ritenuto che 0 – 1 – 2 e loro frazioni sono demotivanti e rendono più difficile il recupero. Fondamentale l’applicazione del punto quattro. Buon anno scolastico a tutti, capi d’istituto, docenti e studenti.