Una decisione che si ricava dalla lettura della pubblicazione, nella Gazzetta ufficiale n. 65 del 18 marzo scorso, del provvedimento dell’Agenzia (determinazione 51/22).
Con lo Spid gli under 18 (ma con un’età superiore ai 14 anni) potranno accedere ai servizi dell’Inps, a quello del Fascicolo Sanitario Elettronico o alla verifica dei punti sulla patente AM per i ciclomotori.
Per gli under 14, invece, l’introduzione sarà in via sperimentale fino al 30 giugno 2023 e solo per le attività scolastiche (come per esempio il registro elettronico).
Saranno comunque sempre i genitori a richiedere lo SPID per loro.
Al compimento dei 18 anni, poi, l’interessato dovrà espressamente scegliere se mantenere o revocare la propria identità digitale, anche con modalità diverse da SPID.
Le novità
Con l’attivazione per i minori, i ragazzi potranno utilizzare i servizi loro dedicati in totale sicurezza e tutela dei dati. L’accesso con SPID sarà garantito, in base all’età, dalle amministrazioni o dai privati che lo rendono disponibile.
Le linee guida consentiranno ai ragazzi – dai 5 anni in poi – l’accesso ai servizi digitali sotto la supervisione dei genitori.
I gestori dovranno seguire l’obbligo di attuazione delle linee guida dal 1° agosto 2022.
Il rilascio di SPID a minori nella fascia di età da 5 a 14 anni e il suo utilizzo per l’accesso ai servizi online saranno consentiti, per un periodo sperimentale sino al 30 giugno 2023, limitatamente per i i servizi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Come fare? I genitori potranno richiedere il rilascio di SPID per conto del figlio, rivolgendosi al proprio gestore dell’identità digitale e accedendo, con credenziali di livello 2, al servizio reso disponibile.
I gestori assicurano massima tutela del minore: i servizi devono essere effettuati con “un’autonoma, motivata e dimostrabile valutazione” per la richiesta di accesso ai dati del minore.
L’informativa sul trattamento dei dati personali resa al minore, deve essere formulata con un “linguaggio particolarmente chiaro e semplice, conciso ed esaustivo, facilmente accessibile e comprensibile”.
Nelle operazioni di identificazione, il minore infraquattordicenne deve obbligatoriamente essere affiancato dal genitore per vigilare sulla tutela del minore stesso. I minori non saranno obbligati a comunicare un numero di cellulare al gestore dell’identità.
Le comunicazioni che riguardano la sicurezza (alert di sicurezza, procedure di recupero delle credenziali, configurazione dell’app di autenticazione, processi di sospensione/revoca, processi di assistenza per ragioni di sicurezza) saranno inoltrate sul numero del genitore mentre l’accesso con SPID di livello 2 – con un secondo fattore di autenticazione si potrà fare con altri passaggi successivi.
Questo processo permetterà di aumentare la platea di popolazione per la gestione dell’identità digitale, con tutti i pro e i contro del caso.
Al compimento della maggiore età, il gestore con cui ci si è segnatisarà obbligato ad inviare un messaggio all’interessato per modificare e/o cancellare la propria identità digitale.
Nel caso in cui non seguirà risposta dal neo maggiorenne, tutto resterà attivo, e seguirà il distacco dai dai del genitore chefino a quel momento avevano fatto da filtro tutela, rimuovendo quindi le limitazioni precedenti.