A far scattare l’allarme Covid-19 a Mondragone è stata la riscontrata positività di una donna che, nei giorni scorsi, si era recata all’Ospedale “San Rocco” di Sessa Aurunca per partorire. La donna, di origine bulgara, era residente nel complesso residenziale dell’area Cirio, al centro delle polemiche per la situazione di altissima promiscuità e carenza di condizioni igieniche in cui versa. Il pericolo della presenza di un focolaio ha condotto all’isolamento immediato dei palazzi Cirio e ad uno screening di tutti i residenti nell’area.
Fino ad oggi sono stati 582 i tamponi eseguiti su persone residenti in questi palazzoni popolari di Mondragone. Il timore che la zona residenziale fosse un pericoloso focolaio si è rivelato purtroppo fondato. Dei 519 tamponi processati, infatti, ben 25 sono risultati postivi al Covid-19, compresi i primi due casi che hanno fatto scattare l’allarme. Tra i 25 positivi vi è anche una cittadina italiana.
Il Presidente della Regione Campania ha istituito, nella giornata di ieri, una “zona rossa” comprendente gli edifici dell’area Cirio, dove si stima che risiedano tra le 600 e le 700 persone, soprattutto di origine straniera.
Per i residenti nel complesso Cirio è stato disposto l’isolamento domiciliare, con divieto di uscire dall’area. Vietato anche l’ingresso nel complesso residenziale, ad eccezione degli operatori sanitari impegnati nelle attività di controllo e assistenza.
Nonostante la situazione sia apparsa da subito preoccupante, il Direttore Generale dell’ASL di Caserta, Ferdinando Russo, si è mostrato sereno e si è detto certo che, isolando i Palazzi Cirio, sarebbe stato possibile controllare la diffusione del contagio. Tuttavia sono state numerose le segnalazioni giunte nella tarda serata di ieri, che hanno denunciato la fuga dalla zona rossa da parte di alcuni residenti. Le denunce hanno fatto scattare controlli da parte della Polizia Municipale e dei Carabinieri anche in altre zone del paese.
A destare preoccupazione è il timore che il contagio stia viaggiando anche fuori dalla mini-“zona rossa”. Se ciò dovesse rivelarsi fondato, il lockdown potrebbe estendersi ad altri quartieri della cittadina domizia.