Ho incontrato il Dott. Guido Di Leone pochi giorni fa. La notizia della rimozione dello striscione esposto in ricordo di Angelo Barretta, Sindaco di Cellole prematuramente scomparso, era appena giunta al Comitato Elettorale di “Noi per Cellole”. Il clima era quello che avrei trovato qualche ora dopo nelle strade di Cellole. Per i cellolesi quello in memoria di Angelo Barretta simboleggiava la riconoscenza di un popolo al proprio Sindaco e non era semplicemente uno striscione in grado di avvantaggiare qualcuno (il figlio, candidato nella lista “Noi per Cellole”… Lo stesso candidato ed eletto alla scorsa tornata elettorale nelle fila di “Cellole Libera”, con Avv. Cristina Compasso Sindaco. Oggi Francesco Barretta è candidato in una delle liste avversarie di “Cellole nel cuore” con Avv. Cristina Compasso Sindaco, dal cui rappresentante di lista, stando alle dichiarazioni rese pubblicamente da Luca Stanziale e Pasquale Sangiorgio, presentatori di lista rispettivamente di “Noi per Cellole” e “Cellole in Comune”, sarebbe giunta la richiesta di procedere ad una verifica sugli striscioni esposti sul territorio cellolese. Una caduta di stile per alcuni, un fraintendimento per gli autori visto che tale richiesta ha travolto letteralmente l’unico striscione presente, ovvero quello in memoria di Angelo Barretta, esposto sulla villa comunale in piazza Aldo Moro).
Erano le prime ore successive all’episodio e, ripensando a quei momenti, mi colpisce la pacatezza con cui i presenti hanno commentato l’accaduto, esprimendo solidarietà al loro candidato e riaffermando con forza la neutralità di quello striscione, ma senza utilizzare toni sconvenienti nonostante fosse palese l’amarezza per un gesto inaspettato.
Archiviata la polemica più recente, il candidato Sindaco Dott. Guido Di Leone ha risposto ad alcune domande, riflettendo sulle principali problematiche del Comune di Cellole e assicurando che i quattro dei sette dissidenti che causarono la fine dell’amministrazione Compasso I sono pronti a dare ai cittadini le spiegazioni che meritano. Ma questo avverrà al momento opportuno, assicura. Nessuno dei presenti si sbilancia, nonostante un confronto durato diverse ore. Intanto qualche aspetto della vicenda giudiziaria riguardante la ricusazione della lista “Cellole nel cuore”, con Avv. Cristina Compasso Sindaco, è stato chiarito.
Prima ricusata, poi riammessa: la lista “Cellole nel cuore” è ufficialmente in corsa per le Elezioni comunali 2020. Qual è stata la posizione del vostro gruppo in questa vicenda? Come avete accolto la sentenza del Consiglio di Stato?
«Noi accettiamo la decisione del Consiglio di Stato, anche se non la condividiamo perché per noi gli atti parlano chiaro. Io e la mia lista siamo stati ingiustamente accusati di aver presentato ricorso. In realtà abbiamo appreso la notizia della ricusazione della lista da un organo della Prefettura, la Sottocommissione Elettorale di Sessa Aurunca. In data 22 agosto la lista “Cellole nel cuore” si è presentata alle ore 11.50. Secondo quanto dichiarato dalla Segretaria Comunale si sono presentati privi di documenti, con un plico incompleto. Pertanto la lista sarebbe stata presentata alle ore 12.20. La Sottocommissione, visto il verbale della Segretaria Comunale ha ritenuto giusto ricusare la lista “Cellole nel cuore” poiché il termine delle ore 12.00 entro cui consegnare le liste era un termine perentorio. Nel pomeriggio di lunedì 24 agosto ci è stato comunicato della ricusazione della lista “Cellole nel cuore” dalla Sottocommissione, quando dal primo sorteggio abbiamo appreso della presenza di due sole liste. Il giorno seguente ci è stato notificato dall’avvocato della lista “Cellole nel cuore” il loro ricorso al T.A.R. e abbiamo ritenuto opportuno seguire la vicenda anche considerando la presenza di duri attacchi nei confronti della Segretaria Comunale e dei dipendenti comunali. Il T.A.R. dopo pochi giorni ha pronunciato una sentenza molto dettagliata di circa dodici pagine in cui dava conferma della ricusazione, rigettando il ricorso della lista “Cellole nel cuore” accogliendo la tesi della Sottocommissione Elettorale e della Segretaria Comunale. La lista ricusata ha deciso di proseguire presentando un nuovo ricorso al Consiglio di Stato nominando avvocati importanti a livello nazionale, ostentando la volontà di non volersi fermare, e noi abbiamo fatto la stessa cosa leggendo il ricorso notificato dal loro avvocato che risultava ancora più duro rispetto al precedente e che era al limite di attacchi diffamatori nei confronti della Segretaria e dei dipendenti comunali. Non mi spiego perché, se si fanno dichiarazioni così forti poi non si decide di presentare denuncia. Anche in questo caso abbiamo scelto legittimamente di costituirci in giudizio e andare ad approfondire la questione, vigilando per tutelare gli stessi dipendenti comunali anche in segno di solidarietà. La lista è stata poi riammessa e noi accettiamo una decisione che può essere non condivisibile, ma noi andiamo avanti correndo, come pronosticato, a tre liste».
Nella Sua lista troviamo volti che si erano già candidati al fianco dell’Avv. Cristina Compasso. Cosa ha determinato la scelta di volerli nella Sua squadra?
«La scelta di volerli nella mia squadra nasce da un dialogo iniziato quando loro erano ancora parte dell’amministrazione Compasso. Da diversi mesi ci eravamo resi conto che qualcosa nel nostro paese non andava: mancava la tranquillità, si erano creati dei muri nella cittadinanza, un distacco notevole tra cittadini e amministratori. La loro scelta è stata coraggiosa perché hanno lanciato dei segnali alla Sindaca, ma questi non sono stati percepiti e la sua voglia di ostentare il controllo l’ha portata a distruggere quel Consiglio Comunale. Da lì abbiamo iniziato a lavorare per costruire un gruppo solido, insieme ad altri professionisti, creando un progetto e portando avanti delle idee per la cittadinanza. La nostra lista costruita in mesi di confronti, nasce da un progetto serio, non è una lista dell’ultimo minuto. Questo credo mostri ai cittadini la concretezza del nostro progetto».
Durante la campagna elettorale generalmente si moltiplicano promesse e proposte. Il programma della Sua lista è incentrato soprattutto sul turismo. Come vede Baia Domizia e Cellole per i prossimi cinque anni?
«Se mi chiede come vedo Baia Domizia oggi, la vedo dimenticata e abbandonata. Parliamo di mancanza di servizi basilari, a partire dal decoro urbano. Occorre una riforma strutturale, dalla cura del verde a un piano-colore, dal servizio di raccolta rifiuti a quello di ritiro degli ingombranti, dalla necessità di regolamentare i parcheggi a quella di creare una programmazione seria degli eventi. Per parlare di turismo occorre iniziare a parlare di servizi di prima necessità. Ogni anno si deve combattere una guerra per ottenere la presenza della Guardia Medica a Baia Domizia, dove mancano anche altri servizi essenziali come il Bancomat. Per iniziare a parlare di turismo occorre ripartire».
Negli ultimi mesi ha ricevuto numerose critiche per la Sua attività di volontariato. In realtà anche nelle passate esperienze in politica aveva espresso la volontà di donare in beneficenza l’indennità riconosciuta al Sindaco. Come sta vivendo questi attacchi personali?
«Rispondo con un detto: “Chi fa sbaglia, chi non fa parla”. Io sono onorato delle mie azioni, ne sono orgoglioso e le rifarei tutte. Non vengo dai partiti, non rappresento nessuno. Provengo dall’associazionismo e dal volontariato. Sono un volontario da dieci anni e girando ho avuto modo di conoscere le problematiche delle persone. Resterò un volontario anche dopo. Sono già stato un consigliere comunale e in quell’occasione donai la mia indennità in beneficenza. Negli ultimi mesi, a causa del Covid-19, la mia attività di volontario è naturalmente divenuta quotidiana. Ho avuto l’occasione di diventare ancora più maturo perché ho toccato con mano la sofferenza delle persone. A Cellole c’è veramente tanto lavoro da fare e chi amministrerà nei prossimi mesi si troverà ad affrontare non solo le difficoltà finanziarie e strutturali del Comune, ma dovrà fronteggiare anche le conseguenze dell’emergenza sanitaria che ha provocato una crisi sociale».
Nel Suo programma elettorale le sezioni dedicate ai giovani non sono molto approfondite, ma ha dichiarato di volerlo completare insieme ai Suoi concittadini. Quali sono le Sue proposte e quelle del Suo gruppo per i giovani?
«Abbiamo diverse proposte in cantiere per i giovani. Oltre a creare sportelli di ascolto e “Sportelli Lavoro” per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro mettendo in contatto le diverse realtà, le nostre proposte sono molteplici: si parla di progetti a livello culturale poiché è grave che una struttura come la biblioteca comunale non sia mai entrata in funzione, occorre anche favorire il turismo che può migliorare il livello occupazionale. Abbiamo inserito nella nostra lista anche professionisti che si occupano di queste tematiche. Anche il periodo di campagna elettorale può rivelarsi utile per comprendere dai giovani stessi quali sono le loro esigenze e proposte».
Per concludere, ci racconta come si è avvicinato alla politica e cosa l’ha spinta a scendere in campo anche quest’anno?
«Provengo dal mondo dell’associazionismo e mi sono reso conto che alcune cose non andavano. Ho notato che alcune persone ottenevano favoritismi e di fronte a queste situazioni si accende una scintilla dentro. Quando si continuano a notare abusi di potere e una politica fatta di nepotismo e clientelismo, un giovane deve fare qualcosa. Famiglie in difficoltà, giovani costretti ad andare all’estero perché qui non c’è la speranza di un futuro migliore… Con queste situazioni di sofferenza e una politica che non dà risposte concrete bisogna assolutamente attivarsi per cercare di riaccendere una speranza».