Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, lo staff “Giovani per Cellole” ha realizzato un video di sensibilizzazione. Nel corso della mattinata è stata collocata un’installazione nel piazzale antistante la Biblioteca Comunale, in memoria delle donne vittime di violenza. Nei pressi della “panchina rossa”, i ragazzi di “Giovani per Cellole” hanno collocato alcune scarpe rosse, simbolo della resistenza contro i femminicidi. Sono state lasciate anche alcune rose, in memoria delle vittime di violenza di cui sono stati riportati i nomi. Un percorso di scarpe rosse, fatto di nomi di donne che, nella maggior parte dei casi, sono state uccise da propri familiari. Storie raccontate dalla cronaca nera, simbolo di una problematica tristemente attuale nonostante le numerose azioni di prevenzione rese possibili dall’introduzione nell’ordinamento italiano del “codice rosso”. Troppo spesso, però, queste azioni si rivelano inefficaci o tardive. Ancora troppe sono le denunce per maltrattamenti che non sono presentate dalle vittime e quelle che, seppur presentate, vengono poi ritirate. Secondo i dati ISTAT a monte di tali comportamenti vi sarebbe l’intenzione delle vittima di non compromettere la famiglia o perché sono state invitate a non sporgere denuncia o a ritirarla. Si ha riprova di quanto l’effetto della violenza sulle donne, quando non porta all’uccisione o al suicidio della vittima, provochi timore e grave soggezione.
Si tratta di alcune delle iniziative realizzate in collaborazione con l’amministrazione comunale e, in modo particolare, dalla delegata alle Pari Opportunità, Giuseppina Mastroluca, che ha coinvolto i ragazzi di “Giovani per Cellole” in questa importante iniziativa. Una collaborazione nata con l’obiettivo di dedicare un intero mese alla tematica, con la programmazione di laboratori, eventi quotidiani e incontri anche con i centri antiviolenza presenti sul territorio. Attività che non è stato possibile realizzare a causa dell’inclusione della Campania nelle “zone rosse”. Nonostante le difficoltà, il gruppo ha continuato a lavorare a distanza, ma con determinazione.
Proprio nel periodo di emergenza sanitaria gli episodi di violenza di genere sono aumentati. A livello nazionale si stima che nel 2020 sia stato commesso un femminicidio ogni quattro giorni. Con riferimento alla Campania, l’Osservatorio sul Fenomeno della Violenza sulle Donne ha registrato un incremento del 50% del numero di utenti che si sono rivolti direttamente ai centri antiviolenza. Un dato che inverte la tendenza degli ultimi anni, riportando ai dati registrati nel 2013. Una situazione che richiede una netta presa di posizione anche da parte delle amministrazioni locali, chiamate a insistere affinché vi sia un’evoluzione culturale che sposti l’attenzione dalla condotta tenuta dalla vittima e si concentri maggiormente sui comportamenti tenuti dai carnefici.