Il consiglio di Istituto dell’ITI “Pacinotti” di Fondi e Santi Cosma e Damiano, presa visione del Piano di
dimensionamento scolastico elaborato e approvato dalla Provincia di Latina con deliberazione n. 33 del 31
ottobre 2024, si associa a quanto già espresso dal collegio dei docenti e dal personale ATA con documento
datato 6 novembre 2024 e sottoscrive il presente documento di protesta, da sottoporre alle figure
istituzionali competenti, alle Organizzazioni sindacali, alla comunità scolastica e a tutti gli organi di stampa.
La proposta di dimensionamento 2025-2026 elaborata dalla Provincia di Latina (Presidente dott. Gerardo
Stefanelli, che riveste contestualmente anche la carica di Sindaco del comune di Minturno) prevede
l’accorpamento di tre segmenti di scuole superiori situati nei comuni di Minturno, Castelforte e SS. Cosma e
Damiano per dare vita ad un nuovo Istituto d’Istruzione Superiore con sede legale a Minturno ma privo di
una struttura propria che renda sostanziale tale accorpamento, con inevitabili ricadute negative sugli
attuali istituti “A. Pacinotti” di Fondi e SS. Cosma e Damiano e sull’Omnicomprensivo di Castelforte che
dovrebbero cedere, senza alcuna valida motivazione, ciascuno una parte significativa della propria scuola.
Tale proposta appare illogica e perniciosa per le seguenti ragioni:


1.Il piano deliberato dalla Provincia di Latina risulta compromesso da una totale assenza di documentazione
di supporto che sia coerente a giustificarne l’adozione. Le delibere delle due scuole coinvolte, tra cui il
“Pacinotti”, sono infatti assolutamente contrarie e non è stato minimamente ascoltato il parere dei
rispettivi consigli di Istituto, gli unici legittimati a dialogare con l’amministrazione provinciale. La
provincia di Latina ha operato esclusivamente sulla base di una delibera del comune di Minturno, peraltro
illegittima in quanto il comune non ha alcuna competenza in tema di istituti secondari di II grado. E’ noto,
infatti, che le amministrazioni comunali possono avanzare proposte solo sulle scuole del I ciclo di istruzione.
Il Comune di Minturno, di cui il presidente della provincia è sindaco, non può proporre accorpamenti di
istituti superiori che nulla hanno a che vedere con la competenza comunale. Si tratta, inoltre, di scuole
che si trovano, in due casi su tre, al di fuori del comune di Minturno. Si propone, quindi, un
accorpamento di scuole superiori su tre distinti territori comunali, accorpamento solo formale ma non
sostanziale in quanto le tre scuole resterebbero ciascuna nella propria attuale sede!

  1. Non vi è stata alcuna condivisione in un tavolo di lavoro con le scuole coinvolte (Pacinotti e
    Omnicomprensivo di Castelforte). Nella riunione del 23 ottobre 2024, tenutasi presso l’ufficio scolastico di
    Latina alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche provinciali, nel corso della quale il
    presidente della provincia avrebbe dovuto illustrare nel dettaglio la sua proposta, tale ipotesi non è stata
    avanzata, né avallata dai rappresentanti delle istituzioni scolastiche interessate.
  2. Non si propone accorpamento tra scuole omogenee (indirizzi di studio omogenei), né tra scuole che
    hanno edifici o strutture in comune tali da giustificare la costituzione di un possibile Campus. Questo
    intervento mira, piuttosto, a costituire un istituto di istruzione superiore solo sulla carta, unendo un liceo
    scientifico e sportivo (Alberti) proveniente dall’Omnicomprensivo di Castelforte con sede a Minturno, un
    istituto tecnico tecnologico indirizzo informatico che fa parte del Pacinotti di Fondi ed è situato nel comune
    di SS. Cosma e Damiano e un istituto tecnico economico (ITE Tallini) situato e facente parte dell’attuale
    Omnicomprensivo di Castelforte, in netta contrapposizione con quanto previsto al punto 3.5 “Criteri per il dimensionamento del II ciclo” delle Linee guida della regione Lazio (DGR 605 del 05/08/2024), che espressamente stabiliscono il criterio dell’omogeneità degli istituti in caso di proposta di accorpamento di istituzioni scolastiche di II grado. Come se non bastasse, a questa disomogeneità e frammentazione territoriale si aggiunge, infine, la proposta di costituire un nuovo liceo: il liceo linguistico!
  3. Si sta intervenendo su istituti ottimamente dimensionati, mentre si lasciano autonome tutte le
    istituzioni scolastiche della provincia con numero di studenti ampiamente al di sotto dei 900 alunni. Lo
    stesso presidente Gerardo Stefanelli, nelle premesse alla deliberazione sul Piano di dimensionamento
    2025-26, sottolinea il numero cospicuo (ben 22) di istituzioni scolastiche della provincia che attualmente
    mantengono la propria autonomia pur essendo numericamente molto al di sotto dei parametri di legge
    (900 alunni). Lo stesso presidente dichiara che “Le istituzioni hanno preso un impegno alla riduzione del
    numero delle autonomie scolastiche” e ancora ribadisce che “c’è la necessità di fare un
    dimensionamento delle autonomie scolastiche” sottolineando, infine che “ci viene detto che bisogna
    riportare tutte le autonomie in un parametro medio di 900 alunni per autonomia”…
    Ebbene, è di tutta evidenza che tale deliberazione, che ridurrà il numero di studenti del Pacinotti
    portandolo al di sotto dei 900, anziché tentare di porre rimedio ad una situazione su cui prima o
    poi occorrerà intervenire, finisce con l’aumentare il numero di scuole a rischio di
    sottodimensionamento, perché il Pacinotti verrebbe ad aggiungersi al numero già alto di scuole in
    affanno!
    E’ il caso di sottolineare che una procedura di dimensionamento dovrebbe avere lo scopo di
    accorpare, nell’eventualità in cui fosse assolutamente necessario per rispettare il coefficiente
    previsto dalla normativa (900 alunni), le istituzioni scolastiche che, per varie ragioni, attualmente
    non riescono a mantenere un numero di studenti tale da conservare l’autonomia. Di certo lo scopo
    non è quello di crearne di nuove, disaggregando istituti solidi che, a causa di questa incomprensibile
    e scellerata operazione dall’alto, rischierebbero di perdere l’autonomia scolastica. Da ciò si evince
    chiaramente che la proposta di dimensionamento scolastico ideata dalla Provincia di Latina non è
    stata certo dettata da una visione d’insieme della rete scolastica provinciale (compito di
    grandissima responsabilità che richiederebbe una seria interlocuzione con tutti gli enti coinvolti),
    quanto piuttosto da una visione parziale e limitata, che avvantaggerebbe – unicamente in termini di
    prestigio e non nella sostanza – il solo comune di Minturno che diventerebbe sede legale di un
    costituendo Istituto di istruzione superiore di circa 1000 alunni dislocato su 3 distinte realtà
    comunali, senza peraltro apportare alcun miglioramento sostanziale né strutturale, penalizzando
    fortemente le istituzioni scolastiche coinvolte (Pacinotti di Fondi/SS. Cosma e Damiano e
    Omnicomprensivo di Castelforte) e decretandone, nei prossimi anni, una prevedibile fase di
    difficoltà.
    In riferimento all’istituto “Pacinotti”, infatti, occorre precisare che l’annessione ad un ipotetico IIS
    della nostra sede distaccata di SS. Cosma e Damiano costituita da circa 120 studenti, comporterebbe
    il concreto rischio, negli anni a venire, di un sottodimensionamento dell’intero istituto che
    scenderebbe ben al di sotto della soglia dei 900 alunni. Se su tale decisione fosse stata chiamata ad
    esprimersi tutta la comunità scolastica, il Pacinotti avrebbe potuto dichiarare apertamente il
    proprio parere contrario, alla luce dell’importantissimo lavoro che è stato svolto in questi anni
    nelle due sedi di Fondi e SS. Cosma e Damiano, entrambe cresciute in termini numerici e di risultati scolastici proprio grazie ad una collaborazione che, a dispetto dei 45 Km di distanza tra le due sedi, si è rivelata profonda e proficua. L’operazione proposta dalla provincia, dunque, è fortemente destabilizzante comportando, a fronte della costituzione di un nuovo Istituto scolastico disomogeneo e territorialmente frammentato, caratterizzato da storie e sensibilità diverse, il rischio di sottodimensionamento dell’Istituto Pacinotti, che verrebbe ad aggiungersi alle scuole sulle quali un intervento di dimensionamento potrebbe essere necessario e inevitabile. Davvero difficile pensare che tale progetto, per nulla condiviso dalle parti interessate e per nulla attento alle esigenze formative di studenti e famiglie, possa essere l’espressione di una visione organica e lungimirante, che guardi alla rete territoriale in modo obiettivo e lucido, e non solo al vantaggio di un singolo territorio!
  4. L’ipotesi di dimensionamento avrà ricadute in termini di organici.
    Non è facile prevedere la ricaduta che un’operazione così incomprensibile potrà avere in termini di organico
    docenti e organico del personale ATA coinvolto.
    E’ tuttavia ipotizzabile una perdita significativa di diverse unità di posti di lavoro del personale
    scolastico ATA e dei docenti. La sede del “Pacinotti”, anche nel caso in cui mantenesse la propria
    autonomia scenderebbe, infatti, al di sotto dei parametri numerici necessari per conservare
    l’organico attuale del personale scolastico amministrativo, tecnico e ausiliario. Per quanto riguarda
    le cattedre, è prevedibile che alcuni docenti si troveranno nella condizione di “perdente posto”, con
    la costituzione di numerose cattedre con completamento esterno (COE) e numerosi spezzoni orari
    che renderebbero certamente molto più faticoso il compito degli uffici scolastici preposti alla
    definizione degli organici e certamente più complicato il lavoro dei docenti coinvolti su più scuole.
    Tutto questo si sta proponendo, inoltre, nel pieno di una crisi demografica che farà
    presumibilmente scendere ulteriormente il numero degli studenti nei prossimi anni.
    Viene da chiedersi: in questa situazione c’è proprio bisogno di costituire una nuova scuola con
    sede legale a Minturno, sacrificandone altre due nei comuni di Castelforte e Fondi/SS. Cosma e
    Damiano? Ed anche, qual è la logica sottesa ad una simile scelta?
  5. L’ipotesi di dimensionamento lede il diritto ad un’istruzione di qualità e ai bisogni educativi degli
    studenti coinvolti, proponendo accorpamenti del tutto artificiosi e privi di sostanziali vantaggi, a scapito
    di una situazione attuale sicuramente florida e positiva. A tal proposito si vuole orgogliosamente
    evidenziare la crescita, sia in termini numerici che della qualità formativa, che è avvenuta negli ultimi anni
    nella sede distaccata del Pacinotti di SS. Cosma e Damiano, frutto di scelte condivise e di progetti comuni
    portati avanti su entrambe le sedi (Fondi e SS. Cosma e Damiano). Ciò ha determinato una coesione sia
    all’interno del corpo docente che degli studenti, passati in pochi anni da meno di 50 a circa 120 unità.
    Alla luce degli evidenti miglioramenti raggiunti in termini di successo formativo, risulta davvero difficile
    accettare l’idea, spesso proclamata senza effettiva conoscenza dei fatti, di voler tutelare gli interessi di
    studenti e famiglie. Quali studenti? Quali famiglie? E’ stato forse ascoltato il loro parere? Non si
    comprende, quindi, il senso di staccare dall’istituto Pacinotti di Fondi la sede di SS. Cosma e Damiano,
    andando a spezzare equilibri delicati, consolidati nel tempo attraverso un costante lavoro di collaborazione

e progettazione didattico-educativa, che hanno prodotto risultati senza precedenti in un contesto
culturalmente e socialmente fragile. Solo grazie alla cooperazione ed all’impegno di tutta la comunità
scolastica, nonché alle risorse strumentali e professionali ad essa dedicate, si sono raggiunti, nell’anno
scolastico 2023-2024, significativi traguardi formativi: risultati lodevoli negli esiti delle prove Invalsi e degli
esami di Stato; primo premio letterario ottenuto da un alunno che, con il racconto “Uguale a voi”, ha
partecipato al concorso “Un ponte di parole” selezione giovani. Sempre nella sede del “Pacinotti” di SS.
Cosma e Damiano un altro alunno si è posizionato tra i tre migliori scritti a livello nazionale nel concorso
“Ilaria Alpi” con la poesia “Stell’amica” ed è stato premiato presso la Camera dei deputati; una classe si è
classificata al primo posto tra le scuole del sud pontino nell’ambito del progetto biennale contro le
dipendenze “NO SLOT” grazie alla produzione di un cortometraggio; è stato realizzato un apprezzato lavoro
multimediale di collage sulla biografia di Angelo Borrelli; gli alunni, inoltre, si sono distinti nell’ambito del
progetto “Da lettore ad attore” (in collaborazione con il comune di SS. Cosma e Damiano) con la
drammatizzazione del libro “Soledad” di M. De Giovanni, arricchita dall’accompagnamento di brani musicali
curati nell’ambito del progetto di inclusione scolastica di canto terapia.
L’attenzione e la personalizzazione dei percorsi educativi nella sede di SS. Cosma e Damiano hanno portato
risultati sorprendenti che rappresentano un successo formativo dell’intero istituto “Pacinotti” e ne
rappresentano la qualità al servizio dei bisogni e della specificità del territorio. Non si comprende, dunque,
la vera ragione di una eventuale separazione di questo segmento, che accorpato ad un nuovo istituto dalle
caratteristiche totalmente diverse oltre che collocato in sede diversa (Liceo scientifico e ITE), privato del
necessario confronto con docenti di discipline affini perderebbe gran parte dei risultati fin qui raggiunti.
Considerate le numerose criticità che inevitabilmente incideranno sulla qualità del servizio scolastico,
questo Istituto non subirà passivamente una coattiva e imprudente scelta politica adottata in violazione
delle più elementari dinamiche di confronto democratico ed in spregio di ogni disposto normativo.
Si chiede, dunque, con forza alla Provincia di Latina, agli uffici scolastici competenti e alla Regione Lazio
di valutare con attenzione la portata negativa del Piano di dimensionamento proposto con delibera n. 33
del 31 ottobre 2024, ritirando tale atto o formulando parere negativo.
La nostra scuola è pronta a compiere le scelte più opportune e necessarie per difendere i propri diritti e
non esiterà ad intraprendere ogni e qualunque strada dovesse rendersi necessaria al fine di tutelare
l’identità dell’ Istituto e dell’intera comunità scolastica, espressamente compresa e senza indugio, quella
legale.
Il Consiglio di Istituto dell’ITI “A. Pacinotti” di Fondi e SS. Cosma e Damiano nella seduta del 14 novembre
2024