La Corte d’Appello di Roma ha cancellato la Class Action con la quale moltissimi cittadini chiedevano il rispetto dei più importanti e basilari principi giuridici che erano stati sanciti dalla Decima Sezione del Tribunale di Roma, in linea peraltro con tutte le più recenti pronunce giurisprudenziali in tema di partite pregresse. Da chiarire che il termine class action si traduce in italiano in “azione collettiva” e consiste in un’azione legale condotta da uno o più soggetti che, membri di una determinata categoria di soggetti, chiedono che la soluzione di una questione comune di fatto o di diritto avvenga con effetti ultra partes per tutti i componenti presenti e futuri della categoria. Nel tema del giorno la Corte d’Appello ha affermato che “il problema della corrispettività è agevolmente risolto, per quanto riguarda gli utenti che negli anni 2006 – 2011 non fruivano dei servizi di Acqualatina S.p.A., sulla base della considerazione che il servizio loro offerto dall’anno 2016 in poi è tale grazie ai costi, sopportati dal gestore negli anni pregressi per l’esercizio, la manutenzione, i miglioramenti e gli investimenti eseguiti per il servizio di cui tutti gli utenti indistintamente, siano o meno nuovi, usufruiscono.
“Il Circolo “Giuseppe Piancastelli – Giuseppe Diana” del Partito Democratico di Formia chiarisce: “È di tutta evidenza che la Corte d’Appello non conosce la situazione locale che vede una dispersione idrica di oltre il 70% per cui nessuna opera è stata fatta ed anzi la situazione è peggiorata rispetto all’ingresso di Acqualatina nella gestione. Inoltre non si comprende come siano tenuti a pagare anche tutti i residenti di Sezze e Ventotene (ancora oggi, dopo un anno ancora senza acqua potabile), passati ad Acqualatina solo nel 2015, e che quindi non hanno usufruito in alcun modo di opere eseguite tra il 2006 e il 2011 nei loro territori! Per tali ragioni, nel ringraziare il Comitato degli Avvocati che si è impegnato nella difesa degli utenti in modo disinteressato e a titolo gratuito, il Partito Democratico intende sostenere, senza riserve ed in ogni sede, tutte quelle iniziative utili da intraprendere per avere ragione di quanto sta accadendo.
La recente delibera dell’ARERA che ha sanzionato il gestore per la mancanza di trasparenza ed ha accertato che mai le partite pregresse erano state quantificate secondo i dettami della legge, con le circa quattromila adesioni raccolte sino al 20 dicembre 2018, non possono né devono restare lettera morta”. Per chiarezza l’ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente è un organismo indipendente, istituito con la legge 481 del 14 novembre 1995, con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l’efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l’attività di regolazione e di controllo. L’azione dell’Autorità, inizialmente limitata ai settori dell’energia elettrica e del gas naturale, è stata in seguito estesa attraverso alcuni interventi normativi.
Conclude il Circolo formiano del Partito Democratico: “Per questo invitiamo il Comitato per la Class Action contro Acqualatina a proseguire le azioni legali. Rivolgiamo inoltre un appello ai sindaci affinché diano corso immediatamente alla più volte invocata ispezione giudiziale, perché finalmente si possa fare piena luce sulle partite pregresse anche sull’ammontare delle stesse fino ad oggi percepite dal gestore e sulla congruenza di esse con i consumi effettivi”. Oggi più che mai l’impegno politico del PD a Formia è portato avanti da due suoi esponenti: il consigliere comunale Claudio Marciano e il presidente del Circolo Francesco Carta, che è anche assessore alla sanità del Comune di Ventotene.