Non le manda a dire il consigliere Claudio Marciano, che in merito alla selezione del nuovo amministratore unico di Formia Rifiuti Zero, l’ha definita come: “Una farsa tesa a coprire una scelta puramente discrezionale della Sindaca”.
Secondo il consigliere di minoranza, nel suo post- sfogo sui social la selezione non ha come esito una graduatoria di merito: ma “la valutazione dei titoli professionali e le capacità espresse nel colloquio dai candidati, non saranno tradotte in punteggio, né in altri elementi di misurazione oggettiva”.
“Tra le incompatibilità – ha spiegato Marciano – sono sparite quelle previste dallo Statuto della società. La più rilevante delle quali è l’incompatibilità tra la figura dell’Amministratore e quella di chi ha fatto politica o sia stato dipendente del Comune di Formia negli ultimi anni, con il rischio di ricorsi, e soprattutto, di un ritorno del manuale Cencelli”.
Un altro aspetto fondamentale è il compenso. Per essere il responsabile legale di una società con 80 dipendenti e 7 milioni di euro di fatturato si riconosce un’indennità di 26mila euro lorde, pari a meno di 1200 euro al mese.
“Non vi sono riferimenti nemmeno a premialità sui risultati raggiunti. Una politica di bassa retribuzione, che forse può servire alla maggioranza a placare la vox populi più becera, ma che nei fatti disincentiva la partecipazione di professionisti competenti, mentre avvicina inesperti, zerbini della politica locale o peggio, personaggi che intendono guadagnare in altra forma.
Infine, la commissione ambiente non è stata minimamente consultata sul tema, né mi risultano consultati altri organi di indirizzo consiliare: come su tanti altri argomenti, la maggioranza, o meglio un suo gruppo ristretto, decide senza alcun rispetto per le minoranze”.
“L’elemento politico forse più rilevante – ha continuato – della sua riuscita è stata, finora, la netta separazione tra indirizzo politico e gestione aziendale. Le cose funzionano perché la strategia è definita dalla politica, ma l’attuazione degli indirizzi è nelle mani di una figura indipendente, valutata sui risultati, scelta per merito e non per affinità elettorale.
Il bando promulgato ha intenti chiaramente opposti e, inoltre, è fatto male. La nostra richiesta è che venga immediatamente ritirato e che l’argomento venga inserito all’odg di un prossimo Consiglio Comunale, dove andrebbero espressi indirizzi vincolanti su come impostare la procedura”.