Dal 6 al 23 agosto, in Via Simonelli, a Marina di Minturno, torna il Circo Acquatico Denji Ronny che vi aspetta con tanti animali e con il suo spettacolo previsto tutti i giorni alle 21.15 mentre, solo la domenica, un doppio appuntamento alle 18.15 e alle 21.15. Il Circo Denj Ronny, composto da Ronny, sua moglie Suele, una contorsionista, tra le più brave in Italia e dai tre figli, ancora troppo piccoli per iniziare una carriera circense (anche se il più grande sta muovendo i suoi primi passi come clown) nasce 25 anni fa, con il nonno di Ronny che si specializzò come palestrante, e, negli anni, ha saputo reinventarsi senza mai far svanire l’atmosfera misteriosa e magica del circo, oggi ricreata anche attraverso l’utilizzo di anagrammi. Attualmente si compone di circa 50 persone tra giocolieri, addestratori, contorsioniste e tanti altri artisti e aiutanti.
In particolare il Circo Acquatico si caratterizza per la presenza di animali acquatici come foche, pinguini e piranha che piacciono tanto ai bambini. A spiegarcelo è Tyron Montico, figlio d’arte, alla terza generazione di addestratori di animali, che dopo una lunga permanenza nel Circo di suo nonno, Claudio Carbonari, il famoso Circo di Spagna, in cui ha imparato ad addestrare cammelli e cavalli, è entrato a far parte, come dipendente, della famiglia circense Denj Ronny. E come tradizione circense vuole, da sempre viaggiano per raggiungere paesi e città del mondo per far conoscere e scoprire a tanti bambini (e non solo) gli animali esotici e acquatici più rari e particolari del mondo.
Tyron, come si diventa un atleta del circo?
“Viene tramandato di padre in figlio, in genere fino ai 15 anni è difficile che il bambino/a sappia già quale disciplina intraprendere, anche se poi si vede da subito la sua inclinazione verso un attività specifica. Una volta però che si intraprende una carriera in una disciplina, si diventa atleti e ci si allena costantemente facendo molto attenzione al regime alimentare”
Come è vivere girando e spostandosi sempre? riuscite a stringere rapporti durante le vostri brevi permanenze in un paese?
“Per noi è normale, ci siamo nati. Ad Afragola, ad esempio, avevamo stretto un bellissimo rapporto con gli abitanti del quartiere dove avevamo montato il tendone. Abbiamo ovviamente dei posti che amiamo di più e nei quali abbiamo stretto legami solidi negli anni e con i quali ci incontriamo regolarmente”.
Quali sono state le vostre ultime tappe europee?
“Spagna, Croazia, Slovenia e Grecia”