Nelle pagine di Sofia vs Pandemia. Ci ha tenuto compagnia, durante la quarantena leggendo e trasmettendo in diretta, sul proprio canale social, ogni giorno, un capitolo del suo romanzo Nelle pagine di Sofia. Stiamo parlando della giornalista e scrittrice formiana Antonia De Francesco da sempre appassionata di scrittura che, in questi mesi di reclusione forzata, ha cercato di farci evadere, almeno con la fantasia, e far sentire meno sole le persone, le quali da un giorno all’altro, sono state costrette a stare in casa limitando drasticamente i propri rapporti sociali. “L’idea è nata per cercare di far sentire le persone meno sole, penso ad esempio ai molti anziani, e non solo, che probabilmente stavano vivendo queste giornate in completo isolamento, rischiando di cadere in depressione. Cosi ho cercato il modo di farle evadere dalle proprie mura domestiche, almeno con il pensiero e la fantasia, intrattenendole attraverso la lettura del mio primo romanzo che mi piace definirlo come un “giallo sui generis” – afferma l’autrice Antonia De Francesco mentre ci confessa di trovarsi in fila fuori dal supermercato mentre aspetta il proprio turno per fare la spesa. Davanti a lei, come DPCM obbliga, una decina di persone in fila indiana, munite di mascherina di protezione, in attesa di entrare nel negozio.
Questa volta però siamo stati noi di Tuttogolfo a tenerle compagnia al telefono durante l’attesa parlando della sua straordinaria iniziativa che lei stessa ha intitolato Nelle pagine di Sofia vs pandemia.
Dei tre romanzi che hai scritto, come mai hai scelto di leggere in diretta proprio Nelle pagine di Sofia?
Ho scelto questo libro perché la sua scrittura è semplice rendendo la lettura scorrevole e dunque sarebbe stato sicuramente quello che poteva raggiungere una gamma più ampia di persone e toccare più generazioni. Inoltre è un libro che parla di rapporti, e in particolare del rapporto speciale tra una nipote, Sophia, e sua nonna, Sofia. Le due trascorrono insieme i fine settimana durante i quali la nonna racconta tante storie, di fantasia e della sua esperienza di vita, alla nipotina che non vede l’ora di ascoltarle. Tra queste storie c’è quella che racconta le avventure di Giovannino ed Erasmino, che è la preferita di Sophia, la quale si ritrova una volta adolescente con un mistero da risolvere che si collega a questa affascinante storia. Inoltre volevo fare un omaggio alla mia città e ai miei concittadini, in quanto le vicende sono ambientate a Formia negli anni successivi al secondo dopoguerra. Infine sono particolarmente legata a questo romanzo in quanto è stato il mio libro d’esordio ed ha ricevuto un successo per me inaspettato suggellando il mio rapporto con i lettori. Non dimenticherò mai la sensazione di affetto che mi lasciò la prima richiesta di autografo da parte di un fan che mi fece realizzare, in quel preciso momento, di essere arrivata a loro e di aver creato quel legame che speravo potesse nascere.
E’ stato un caso che volessi parlare del rapporto tra nipoti e nonni, dal momento in cui, purtroppo e tragicamente, abbiamo dovuto dire addio durante il Coronavirus a tanti nostri nonni?
No, anzi. Questa è stata un’altra motivazione che mi ha spinto a scegliere questo romanzo. Il legame tra nipoti e nonni è un rapporto magico, intenso, indissolubile e che resta dentro ogni nipote tutta la vita. I nonni ci trasmettono la loro esperienza e conoscenza del mondo. “Siamo protagonisti della nostra vita una sola volta” e i nonni hanno già giocato questa partita prima di noi, ovviamente con un esperienza diversa. Grazie a loro possiamo andare “a scuola di sentimenti” e dall’incontro di due generazioni molto differenti possiamo scoprire, conoscere e far tesoro di una materia importante: il mondo della vita. E’ fortunato chi ha conosciuto i propri nonni e ha potuto giovare di quest’insegnamento.
Mentre qual è stato il tuo rapporto con i nonni?
Purtroppo il tempo che ho potuto trascorrere insieme con tre di loro è stato breve ma molto intenso. Ma sono e resteranno sempre nel mio cuore, sai anche quando una persona cara non c’è più il ricordo la mantiene viva e nel mio cuore avranno sempre un posto speciale e privilegiato. Mi è rimasta solo una nonna con la quale ho un bellissimo rapporto d’affetto.
Parlando di rapporti più in generale, sei d’accordo con l’interpretazione che da il sociologo Zygmunt Bauman della società di oggi che definisce liquida, ovvero caratterizzata dalla perdita di relazioni e legami profondi?
In parte sono d’accordo ma cerco di dare a questa definizione del sociologo polacco anche un accezione positiva, ovvero oggi abbiamo la possibilità di mescolarci più facilmente rispetto al passato e dunque di poter scegliere di approfondire o meno una relazione sentimentale e/o d’amicizia consapevoli del valore del tempo, che scorre molto veloce, prediligendo la qualità, rispetto alla quantità, dei rapporti e del tempo stesso.
Il romanzo Nelle pagine di Sofia ha vinto nel 2016 il concorso nella sezione “Formia in giallo”. Altre opere scritte da Antonia sono il racconto “La melodia perfetta” e il romanzo “L’animologo”. Attualmente Antonia collabora con LazioTv come conduttrice del Tg e cura una rubrica sulla la rivista quindicennale Artspecialday on Air. Infine, in cantiere, ha un nuovo e ambizioso progetto letterario che rivoluzionerà il concetto di fare giornalismo che ci farà conoscere non appena sarà ultimato.