Con il DPCM del 17 maggio 2020 si da via libera alla riapertura delle attività dei servizi di ristorazione e degli stabilimenti balneari, a partire dal 18 maggio fino al prossimo 14 giugno. In particolare con l’attuazione dell’ultimo decreto sono consentite le attività degli stabilimenti balneari a condizione che le Regioni abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento. Tali misure dunque dovranno garantire in ogni caso il mantenimento del distanziamento sociale, una distanza interpersonale di sicurezza fissata ad un metro, inoltre si dovrà tenere conto delle caratteristiche dei luoghi, delle infrastrutture e della mobilità. In particolare, la Regione Lazio ha messo in campo sei milioni di euro, che verranno ripartiti tra i Comuni litoranei in funzione di due parametri: la popolazione e la lunghezza di arenile libero, una manovra voluta per sostenere i Comuni costieri nella gestione e nella fruizione, in tutta sicurezza per i clienti e per i turisti, delle spiagge libere e del lungomare. E come tutti i Comuni che si affacciano sul mare, anche Formia sta riorganizzando, sulla base dei nuovi protocolli dettati dalla Regione, la riapertura della stagione balneare 2020. L’assessore al Turismo, Kristian Franzini spiega come il Comune formiano intenderà procedere per la riorganizzazione dell’apertura degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere.
“Intanto in settimana – dichiara l’Assessore Franzini – uscirà il Bando per l’affidamento temporaneo delle spiagge libere attrezzate, temporaneo perché dall’anno prossimo, grazie al Pua, avremo un Bando pluriennale. Ad oggi, che conosciamo i criteri da applicare, stiamo prevedendo degli interventi che consentiranno agli avventori e a chi controlla l’interpretazione degli spazio dividendoli in griglie e percorsi, che assicurino il distanziamento sociale ed evitino assembramenti, utilizzando però materiali in linea con l’ambiente circostante, dunque no a materiali che non siano piante e/o paletti di legno. A Formia abbiamo ben 24 spiagge libere, di cui solo 14 nella stagione estiva precedente sono state affidate in gestione e probabilmente quest’anno correvamo il rischio di non concederle affatto, per tali motivi abbiamo deciso di abbassare la base d’asta e inserire una referenza per la buona gestione di quest’anno”
Per poter accedere agli stabilimenti balneari i clienti dovranno preventivamente prenotare la postazione mentre come funzionerà per le spiagge libere?
“Sarà compito degli steward, che verranno posizionati in ogni lotto, in caso di raggiungimento del numero massimo di clienti, informare, invitare e indicare ai bagnanti un altra spiaggia libera attrezzata ancora disponibile”.
Mentre con la Tosap come vi state organizzando?
“Per quanto riguarda la Tosap avevamo deciso di non far pagare la parte eccedente e per questo avevamo creato delle linee guida ad hoc. Poi è intervento il Governo che ha stabilito che la Tosap non si dovesse proprio pagare. Per questo abbiamo annullato le precedenti linee guida ed abbiamo predisposto una semplice modulistica. Ovviamente il Governo ha messo a disposizione dei Comuni un Fondo per il ristoro dalla perdita di gettito. Questo fondo di 127 milioni coprirà solo il 20% della perdita di gettito, generando di fatto una perdita per i Comuni. L’auspiscio è che questo fondo venga integrato successivamente.”.
“Infine per quanto riguarda il calendario eventi – conclude l’Assessore – stiamo contattando le agenzie di spettacolo per offrirgli il Molo Vespucci, poiché questa area sul mare è talmente ampia che garantirebbe marginalità pur nel distanziamento, anche se , va detto, la normativa attuale prevede che vi siano max 1.000 posti a sedere distanziati”.