Le varianti sono quelle ribattezzate con il paese di provenienza, come inglese o italiana. Il COVID-19 è in continua evoluzione e ci sono molte varianti con una o più mutazioni. A luglio, secondo quanto riferito dagli scienziati, c’erano già molte mutazioni relative al coronavirus.
L’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) il 28 dicembre, in un documento spiega : “con le varianti del virus è alto il rischio di più casi in Europa. Le varianti del virus SarsCov2 sono segnalate in 26 Paesi, 13 dei quali europei. La variante inglese è segnalata in Australia, Canada, Hong Kong, India, Israele, Giappone, Giordania, Libano, Sud Corea, Svizzera, Singapore, Stati Uniti e Cile. In Europa è segnalata in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna e Svezia. La variante sudafricana è in Regno Unito e Finlandia.”