Un grande traguardo per l’inclusione e la salute dei più piccoli: sull’isola di Ponza è stato attivato
un servizio riabilitativo di neuropsichiatria infantile, offrendo a circa 40 bambini con bisogni
speciali, già presi in carico dal servizio di neuropsichiatria territoriale di Gaeta, un percorso
terapeutico continuativo senza dover lasciare l’isola.
Questo risultato è frutto di una sinergia virtuosa tra la Asl Latina e le istituzioni del territorio:
l’istituto scolastico ha messo a disposizione un’aula attrezzata per le terapie, garantendo ai
piccoli pazienti un ambiente familiare e accogliente, mentre il Comune ha reso disponibili
miniappartamenti per ospitare gli specialisti e permettere loro di svolgere i trattamenti
direttamente sul territorio.
Il servizio permetterà a neuropsichiatri, logopedisti, psicologi e terapisti della riabilitazione di
lavorare a stretto contatto con i bambini e le loro famiglie, costruendo percorsi personalizzati
per il loro sviluppo e benessere. La possibilità di intervenire precocemente sui disturbi in età
evolutiva è, infatti essenziale per evitare cronicizzazioni e abbandoni scolastici.
L’iniziativa, in linea con le direttive stabilite dalla Regione Lazio, va ad inserirsi in un percorso
di riorganizzazione del modello di offerta sanitaria nell’area della neuropsichiatria infantile,
finalizzato a garantire equità di accesso alle cure e ridurre le disuguaglianze nella fruizione del
diritto alla salute, limitata dalle barriere geografiche.
In tal senso è stato recentemente attivato un innovativo servizio di telemedicina: bambini con
disturbi del neurosviluppo, difficoltà comportamentali o bisogni di supporto psicologico
potranno ricevere valutazioni e follow-up a distanza, senza la necessità di lunghi e complessi
spostamenti sulla terraferma. Un beneficio fondamentale per le famiglie dell’isola, spesso
costrette ad affrontare disagi logistici e costi elevati per ricevere cure adeguate, che potranno
beneficiare di valutazioni specialistiche da parte di neuropsichiatri infantili, psicologi e terapisti
attraverso piattaforme digitali sicure, migliorando la tempestività delle diagnosi e degli
interventi.
“È un cambiamento epocale per le famiglie ponzesi,” afferma il Direttore generale Sabrina
Cenciarelli, “per troppo tempo, chi necessitava di terapie specialistiche doveva affrontare
trasferte complicate e costose. Oggi, grazie a questa iniziativa, possiamo offrire ai bambini un
supporto costante, riducendo le difficoltà logistiche e ponendo le basi per un modello di sanità
più inclusivo, innovativo e accessibile, capace di rispondere concretamente alle esigenze delle
comunità più isolate”
Ponza si conferma così un modello di innovazione e solidarietà, dimostrando che anche le realtà
insulari possono abbattere le barriere sanitarie e garantire un futuro più inclusivo per tutti.